2 mln di case italiane in cattivo stato. Confartigianato: con bonus edilizia spinta a ristrutturazioni

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2.051.808 edifici residenziali del nostro Paese versano in stato di conservazione mediocre o pessimo. Una percentuale pari al 16,8% del totale, che arriva a 21,1% per gli edifici costruiti prima del 1981.

A rilevare questi dati è un’analisi condotta da Confartigianato. Lo studio denuncia che la situazione peggiora in maniera considerevole nel Mezzogiorno, in particolar modo in Sicilia, che registra il record negativo con il 26,8% del totale degli edifici residenziali in mediocre-pessimo stato di conservazione.
La seguono la Calabria, con il 26,2%, e la Basilicata con il 22,3%.

La situazione migliore è quella dell’Umbria e del Trentito Alto Adige, regioni in cui la quota di case che necessiterebbero di interventi urgenti è la più bassa d’Italia, con il 10,7%. Seconda la Toscana con l’11,5%.

Gli edifici a cui si riferisce lo studio comprendono case unifamiliari, villette, case a schiera, palazzine in complessi residenziali e condomini o palazzine con negozi o sedi di attività economiche in genere a piano strada. Di questi, tre quarti sono stati costruiti prima del 1981 ed hanno dunque più di 35 anni di vita, mentre le realizzazioni recenti costituiscono il restante 25,9%.

A livello provinciale primato negativo assoluto a Vibo Valentia, con il 31,4%, seguita da Reggio Calabria (31,3%) e Catanzaro (25,8%). Record positivo, invece, per Prato (8,2%), Bolzano (8,5%) e Siena (8,5%).

Le cattive condizioni degli immobili non solo mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, ma pesano anche sulle loro tasche in termini di costi in bolletta energetica. Secondo la denuncia di Confartigianato, infatti, il comparto residenziale determina il 28,8% dei consumi finali di energia, più dei trasporti su strada (27,7%) e dell’industria (22,7%).

La spinta a favorire le ristrutturazioni, e quindi un miglioramento complessivo della condizione delle abitazioni, potrebbe arrivare dai bonus fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico previsti dalla Legge di Stabilità.

È indispensabile rendere stabili e permanenti, nella misura indicata nella legge di Stabilità 2016, gli incentivi fiscali che consentono di raggiungere più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, rilancio delle imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari”- è il commento sulla situazione attuale di Arnaldo Redaelli, Presidente di Confartigianato Edilizia, secondo quanto pubblicato dalla stessa Confartigianato in un comunicato.

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