Agibilità edifici dopo sisma, arriva la scheda Fast

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L’agibilità degli edifici nelle aree colpite dal terremoto potrà essere verificata con una procedura veloce pensata appositamente: la scheda Fast, messa a disposizione dalla Protezione Civile proprio per esaminare con urgenza la situazione degli edifici e quantificare le esigenze abitative.

La nuova scheda potrà essere utilizzata solo per edifici non dichiarati inagibili con scheda Aedes.

Le verifiche con procedura semplificata non potranno essere effettuate nelle zone maggiormente distrutte, perimetrate con ordinanza sindacale, dove sono necessari controlli più approfonditi.

Ad effettuare i sopralluoghi saranno ingegneri, architetti e geometri reclutati dai Consigli Nazionali e dalle Amministrazioni di appartenenza, nel caso di pubblici dipendenti, e successivamente accreditati dalla Dicomac, il centro di coordinamento nazionale della Protezione Civile.

I professionisti devono essere abilitati all’esercizio della professione ed essere iscritti a un ordine o collegio professionale. I tecnici impiegati in una Pubblica Amministrazione, invece, secondo quanto reso noto dalla Protezione Civile devono essere in possesso di un titolo di studio relativo a competenze di tipo tecnico strutturale e dotati di una dichiarazione dell’amministrazione di appartenenza che comprovi la consolidata esperienza nel settore.

La ricognizione può essere fatta su singoli edifici oppure su una serie di fabbricati che si trovano in un’area perimetrata dal sindaco. L’esito della valutazione, riportato nella scheda FAST potrà essere: edificio agibile, edificio non utilizzabile ed edificio non utilizzabile per solo rischio esterno.
Laddove non sarà possibile fare il sopralluogo, nella scheda si preciserà che questo non è stato eseguito, per difficoltà di accesso nell’area o assenza del proprietario.

La procedura prevede che il Comune consegni alle squadre il piano dei sopralluoghi.
Le squadre devono compilare le schede e lasciarne una copia ai Comuni per l’eventuale adozione di provvedimenti. Le schede originali devono essere consegnate invece ai Centri Operativi sovracomunali, che ogni giorno devono scrivere una lista di riepilogo da inviare alla Dicomac e ai Sindaci. Sindaco e Centro Operativo Comunale informeranno i cittadini sulle date delle verifiche.

Foto credit: Basilio Caceres

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