Bonus ristrutturazioni anticipato: la proposta di legge

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C’è una proposta di legge appena presentata alla Camera per l’anticipazione delle agevolazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie presso banche e intermediari fiscali, senza l’obbligo di attendere i dieci anni di recupero fatela in dichiarazione dei redditi.

La proposta, “Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario”, presentata dalla deputata Sara Moretto (PD), è stata formulata tenendo conto degli spunti della Confederazione Nazionale degli Artigiani (CNA).

Tra gli obiettivi della proposta c’è quello del rilancio del settore edilizio: secondo i calcoli del CNA si produrrebbero circa 5 miliardi di spese per lavori edili e un aumento di 24 mila dipendenti nel primo anno di applicazione. Inoltre, si amplierebbe la platea dei potenziali beneficiari del bonus, includendo anche le famiglie incipienti, tra cui 3 milioni di pensionati e 5 milioni di dipendenti.

La procedura sarebbe così modificata:

  •  Il beneficiario (impresa o cittadino) per prima cosa dovrebbe individuare l’istituto cui destinare il credito;
  • subito dopo andrebbe trasmesso all’Agenzia delle Entrate il modello di opzione con l’indicazione della banca cessionaria che ha sottoscritto il modello.

In questo modo il cittadino o impresa saranno tenuti a pagare solo la parte di fattura non inclusa nel beneficio. Banca o intermediario finanziario, invece, recupereranno nei canonici 10 anni il 50% o il 65% di bonus, con un onere per lo Stato di circa 100 milioni di euro dal 2018, ma l’orizzonte di mobilitarne 450 milioni di maggiori entrate.

“Oggi – ha spiegato Sara Moretto, secondo quanto pubblica ilsole24orelo strumento delle detrazioni fiscali sconta il limite della durata nel tempo della loro effettiva fruizione ed esclude totalmente le fasce incapienti, ovvero i soggetti a più basso reddito. Non va sottovalutato inoltre l’effetto di porre un freno al ricorso al lavoro nero che ancora oggi offre la percezione di una convenienza più immediata, preferibile al rimborso decennale. Rimane infatti ancora attrattivo, per alcuni, lo sconto immediato in cambio di una parziale non fatturazione dei lavori. La proposta mette in campo un’opportunità che intende superare questi limiti”.

“Ci aspettiamo un iter parlamentare favorevole e veloce – ha dichiarato invece a ilsole24ore il presidente della Cna, Daniele Vaccarino- Bisogna mettere in campo strumenti e soluzioni che consentano all’edilizia di uscire definitivamente da una crisi dolorosissima. Questa proposta rappresenta una leva potente per rimettere in moto il mercato, aprendo le porte a lavori che calzano perfettamente alla taglia delle micro e delle piccole imprese”.

 

Foto credit: hovistoninavolare

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