Edilizia scolastica, il Fondo da 74 milioni di euro

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Un fondo immobiliare territoriale promosso da Anci, Agenzia del Demanio, Miur e Invimit, stancia circa 74 milioni di euro, per la riqualificazione o costruzione di nuovi edifici scolastici.

Castel San Pietro Terme (Bo), Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi), e Monte Prandone (Ap), sono i Comuni che verranno coinvolti per primi, ma una volta a regime il progetto dovrebbe diventare un modello di rigenerazione urbana applicabile a tutti i Comuni.

L’operazione si concretizzerà attraverso il sistema integrato di fondi immobiliari gestito da Invimit e beneficerà dei contributi pubblici messi a disposizione dal Miur per la modernizzazione dell’edilizia scolastica.

I Comuni che hanno aderito a questo progetto pilota realizzeranno sia edifici scolastici ex novo sia interventi di rigenerazione del patrimonio esistente, attingendo a risorse appositamente costituite.

“Il progetto – ha affermato il presidente Anci, Antonio Decaro, secondo quanto pubblica edilportale.com – riguarda solo sei Comuni ma può rappresentare un modello esportabile ed efficace per riqualificare i tanti immobili inutilizzati nei nostri Comuni. Puntare al recupero dell’esistente con strumenti finanziari alternativi è una sfida che guarda al futuro e che Anci supporta con convinzione. Il fabbisogno per la messa in sicurezza, tra vulnerabilità sismica e interventi in generale, è d 8 miliardi di euro. Un ammontare che deve responsabilizzarci tutti e farci lavorare in squadra, come chiediamo da tempo. I sindaci non possono essere lasciati con il cerino in mano. Le scuole sono passaporto per il futuro, come diceva Malcolm X, garantire che siano sicure è compito di tutti”.

La collaborazione tra Governo centrale e amministrazioni locali e tra pubblico e privato – ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, come si legge sul sito Anciè l’elemento centrale di questo progetto, che dimostra come la sicurezza degli edifici scolastici e l’incolumità delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi siano obiettivi perseguiti ormai in modo trasversale da tutti gli attori coinvolti in questo settore. Nel solco di quanto già realizzato dal Governo e dal Miur questo progetto punta non solo alla messa in sicurezza degli edifici esistenti, ma anche alla creazione di ambienti di apprendimento innovativi, perché gli elementi architettonici influiscono sullo stare bene a scuola. Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione ampia e trasversale e ci auguriamo che dopo la fase sperimentale, ci sia una diffusione capillare delle buone pratiche che emergeranno”.

“Il Fondo di Edilizia Scolastica è un progetto che nasce nel 2014 e oggi è pronto grazie ad un intenso lavoro tecnico e di concertazione istituzionale – ha commentato, infine, il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, come si legge ancora nel comunicato Anci – La rigenerazione del patrimonio immobiliare scolastico è una priorità per il nostro Paese e l’Agenzia oltre a mettere a disposizione Know-how specialistico, agevola l’avvio e lo sviluppo di operazioni per rispondere all’esigenza dei Comuni di disporre di edifici scolastici di nuova generazione, sicuri ed efficienti, e di ottimizzare i beni sotto utilizzati, senza ricorrere all’indebitamento pubblico”.

 

Foto credit: Dodeckahedron

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