Le novità per l’edilizia degli emendamenti al Decreto Casa

2066

Tante novità interessanti negli emendamenti al Decreto Casa discussi la scorsa settimana dalle Commissioni Lavori Pubblici e Ambiente del Senato.
Tra le più interessanti per il settore edilizia sicuramente lo sganciamento della spesa per i mobili da quella per la ristrutturazione nel Bonus Mobili e l’estensione della cedolare secca al 10% per canoni concordati anche ai comuni in cui sono avvenute calamità naturali.

Ecco i cambiamenti introdotti dagli emendamenti:

• Norma antiabusivi: divieto di allaccio di luce, gas e acqua a chi occupa abusivamente una casa. Prima della fornitura dei servizi i fornitori dovranno verificare i titoli dei richiedenti. Inoltre gli occupanti abusivi verranno cancellati per 5 anni dalle liste per l’assegnazione delle case popolari.

• Cedolare secca al 10% per canoni concordati: la cedolare verrà estesa anche a chi ha un contratto di locazione stipulato nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi 5 anni, lo stato di calamità.

• Imu 4×1000 per contratti agevolati: per il 2014 si riduce al 4 per mille l’aliquota Imu per gli immobili affittati a canone concordato e per quelli collocati in Comuni con emergenza abitativa.

• Affitti e morosità: si incrementano gli stanziamenti al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione ed al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.

• Prorogati i benefici per gli inquilini che denunciano il nero: gli inquilini che hanno denunciato di pagare in nero l’affitto potranno dormire sonni tranquilli fino al 31 dicembre 2015. Nonostante la sentenza della Consulta che vanificava gli effetti della legge che li aveva spinti alla denuncia, con il decreto Casa vengono fatti salvi i diritti acquisiti (di pagare meno e restare nell’abitazione) fino alla fine del 2015.

• No imposta registro se si decide di ridurre canone: se inquilino e proprietario si mettono d’accordo per ridurre il canone d’affitto, l’imposta di registro per l’iscrizione all’agenzia delle entrate non si dovrà pagare.

• Bonus mobili svincolato da importo spese ristrutturazioni. I 10 mila euro previsti dal Bonus Mobili per l’acquisto di arredamento vengono separati dalla cifra che spesa per lavori di ristrutturazione dell’immobile e sarà quindi possibile spendere di più per i mobili rispetto a quello che si spende per gli interventi strutturali.

• Censimento patrimonio pubblico: sarà istituita una Banca dati nazionale del patrimonio immobiliare pubblico consultabile online.

• 25 milioni di investimento per Expo 2015: una deroga alla spending review per il comune di Milano in vista dell’organizzazione dell’evento.

• Aumento accise sui carburanti a partire dal 2015 a parziale copertura della misura sugli Iacp, che beneficeranno per recupero, razionalizzazione, efficientamento e messa a norma degli edifici posseduti.

• Vendita appartamenti Iacp solo a inquilini: si potranno vendere appartamenti Iacp solo agli inquilini, ma le risorse dovranno essere destinate solo ad aumentare il patrimonio abitativo.

 

Foto credit: fusion-of-horizons

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA