Opere pubbliche, in arrivo le linee guida per selezionare quelle prioritarie

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È in arrivo un nuovo criterio di pianificazione delle infrastrutture strategiche, che si muoverà su due direttrici: la priorità al completamento di opere già iniziate e una strategia di lungo periodo per la valutazione ex ante del fabbisogno di infrastrutture piani annuali di opere pubbliche.

A stabilirlo le Linee guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche, sbloccate lo scorso 1 dicembre dal Cipe in attuazione del nuovo Codice Appalti.

Ecco come cambierà la pianificazione infrastrutturale: si partirà da una visione di medio-lungo periodo del sistema della mobilità e della logistica in Italia attraverso un quadro unitario nazionale condiviso in base al quale individuare i fabbisogni di infrastrutture.

Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), poi individuerà gli obiettivi strategici del sistema nazionale integrato dei trasporti e studierà gli scenari di declinazione del sistema della mobilità nazionale, sulla base delle previsioni di domanda e offerta di trasporto a livello nazionale e internazionale.

La programmazione triennale delle risorse per investimenti pubblici avverrà con il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), che conterrà le opere di cui finire la realizzazione e i progetti di fattibilità meritevoli di un finanziamento.

Perché un’opera sia inserita nel DPP, Regioni, Province autonome, città metropolitane e ogni altro ente competente devono trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le proposte di intervento già valutate con le modalità e i criteri delle Linee guida, corredate dal progetto di fattibilità.

Nelle more dell’adozione del PGTL, e in ragione delle tempistiche stringenti che non permettono l’applicazione rigorosa delle metodologie previste dalle presenti Linee Guida a tutte le opere che verranno inserite nel primo DPP, è stato previsto un periodo transitorio durante il quale si procederà ad una valutazione semplificata, basata su indicatori quantitativi e qualitativi, volta a verificare l’utilità dell’opera e la coerenza con indirizzi strategici del MIT (in particolare che sia già stata individuata la copertura finanziaria degli interventi, che l’opera sia in un’avanzata fase di progettazione e valutazione ambientale, e che possa quindi essere avviata la fase di cantiere nel breve periodo).

“La pubblicazione delle Linee guida – ha commentato Ennio Cascetta, capo della Struttura di missione del Ministero, come si legge su ilSole24ore – è un deciso passo avanti verso la selezione di opere di cui sia stata prima valutata l’utilità e la fattibilità tecnica e finanziaria”.

Foto credit: Filippo Alessandra

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