Tra forma e sostanza

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MAGISTRA. L’esordio della nuova immagine per una gamma di prodotti di alta qualità.
Le scelte progettuali alla base dell’immagine del nuovo brand. Semiotica e lealtà. La confezione: un vestito di alta sartoria cucito per una grande linea.

Quando si parla di packaging si dà per assodato che una buona confezione debba sempre fornire al prodotto che contiene un valore aggiunto, sia esso un valore pratico o soltanto simbolico.
L’aspetto esterno dei prodotti costituisce un punto critico del processo di acquisto, perchè il naturale approccio istintivo, specie di fronte a beni “sconosciuti”, necessita quantomeno di una immediata capacità di ispirare fiducia.
L’istinto di consumatore si sviluppa e affina negli anni perchè allenato e stimolato dall’offerta commerciale a riconoscere simboli diversi e sempre nuovi, ma comunque pensati e realizzati secondo alcune grandi leggi della semiotica.

In effetti, frequentando supermercati o semplici mercati rionali, ci rendiamo conto di come la presentazione del prodotto risulti fondamentale per una corretta valutazione delle sue qualità intrinseche, oltre al fatto che la competizione “estetica” determina il rapporto di competizione tra prodotti omologhi che si contendono lo stesso spazio.
Da diversi anni lo studio delle abitudini dei consumatori e la sempre più approfondita scientificità dei principi di semiotica, hanno dimostrato come sia fondamentale che un prodotto abbia sempre a disposizione un pack che ne rispecchi in maniera precisa ed onesta le qualità tecniche e i suoi aspetti più interessanti.
Materiali, forme e colori hanno sempre un senso che, a secondo della categoria merceologica, significherà “fresco”, “caldo”, “pulito”, “lussuoso” o “conveniente”. È fondamentale riuscire a cogliere l’attenzione del consumatore utilizzando il linguaggio adeguato, scegliendo quindi il “tono” di comunicazione corretto, appropriato alle caratteristiche del posizionamento e che sia capace di essere sempre comprensibile e chiaro.
Spesso può succedere che le aziende approfittino della forza della comunicazione, creando intorno al prodotto una vuota allure di qualità, che sparisce non appena la qualità promessa non viene mantenuta. In questo caso l’acquirente, tradito della fiducia riposta, rinnega ogni legame con l’azienda proponente e quasi istintivamente adotta un atteggiamento repulsivo totalizzante. E’ il giusto prezzo da pagare nel non mantenere le promesse, alimentate da una confezione allettante – per una qualsiasi ragione di preferenza – tradite poi da un “contenuto” non all’altezza delle aspettative.

Nella progettazione dell’immagine del nuovo brand Magistra sono state tenute a mente tutte le buone norme della semiotica e del visual design, al fine di poter trasmettere le grandi proprietà dei prodotti a base calce e, più ancora nello specifico, l’alto posizionamento specifico del brand.
Elementi cromatici e simbolici volti tutti a richiamare la pertinenza con i settori del restauro, della grande tradizione storica e culturale del sud Italia, ma al tempo stesso – nelle sue declinazioni – alla compatibilità e al vivere sano.

DeumidificanterifUn marchio “autorevole”, quasi storicizzato, ma al tempo stesso moderno e attento alle moderne tendenze del buon vivere secondo criteri biosostenibili. Due mondi apparentemente molto diversi, ma così coincidenti in svariate occasioni, come questa, in cui il recupero di un’antica tradizione si svela il miglior metodo per un progresso davvero sostenibile. Questo equilibrio è stato mantenuto in tutte le occasioni di comunicazione del nuovo marchio, ed in primis nella confezione stessa del prodotto – nel sacco – pur se nella tipica modalità di acquisto in edilizia il pack non riveste un ruolo così determinante. Si è scelto di mantenere alto l’appeal e l’omogeneità del progetto di comunicazione anche nelle confezioni, puntando però innanzitutto alla chiarezza visuale delle informazioni e delle specifiche tecniche.

Per aumentare la riconoscibilità di marca, si sono ovviamente mantenuti costanti struttura e posizionamento degli elementi: oltre alla zona istituzionale con logo e declinazione d’immagine, è la fascia centrale a caratterizzare il prodotto – sempre nella stessa posizione – con nome e colori diversi.
L’iconografia aggiuntiva, nella parte bassa del sacco, aiuta con immediatezza a leggerne i pregi e le info essenziali.
Un progetto costruito sin dal principio con i criteri della buona comunicazione, che facilmente manterrà alta la qualità di ogni materiale successivamente realizzato. In fondo, come dicevo agli inizi, ci siamo ispirati alle caratteristiche del prodotto.

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