Tradimalt si fa in due

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Malgrado la storia sia zeppa di vicende epiche che vedevano risalire lo stivale ai propri eroi, fossero essi fulgidi regnanti illuminati o pragmatici generali dell’asse atlantico, da quando l’Italia è la culla europea della grande tradizione manifatturiera e industriale, raramente si è assistito a fenomeni di “colonialismo industriale” da sud verso nord.

In genere siamo stati abituati alle grandi aziende nazionali che, per opportunità politica ed economica (vedi i fasti della mitica Cassa per il Mezzogiorno), hanno più volte sedotto, illuso e abbandonato alcuni dei territori più strategici dell’intero meridione.

Tradimalt è un piccolo grande esempio che testimonia una rinnovata e proficua controtendenza, che vede al centro dell’espansione commerciale non più infiniti capitali e sovvenzioni statali, ma piuttosto passione, know how e un modello di business basato sulla qualità dei prodotti e del management aziendale.
Una scommessa folle per alcuni, la conferma di un reale cambiamento di “verso” secondo molti altri. Nati e cresciuti nella provincia di Messina, da 12 anni ormai costituiamo un vero e proprio baluardo della sicilianità più cocciuta, abituata a scontrarsi giornalmente con esterofilismi dall’amaro sapore postbellico. In questi anni molti muri sono caduti e la nostra è diventata più che un’azienda leader del proprio mercato, ma addirittura un modello da copiare e perché no, da esportare.

E’ così che nasce l’idea di esportare il “sistema Tradimalt” in tutto il centro Italia, fino ai confini di quella fantomatica Padania che spesso ha avuto a che ridire con lo spirito imprenditoriale dei figli di Federico II.

I nostri Giuseppe e Vincenzo Coniglio non saranno delle teste coronate, ma nei loro geni esiste di certo quel seme di lucido ingegno che ha fatto la fortuna della casa di Svevia. Lo stabilimento produttivo di Oricola, in provincia de L’Aquila, è stato il primo passo di un’ espansione strategicamente pensata e organizzata secondo i più moderni principi di produzione “just in time” e di logistica intelligente, basata sull’aspetto critico dei nodi intermodali e delle arterie stradali più importanti che collegano il nostro Paese da sud a nord, da est a ovest.

Uno stabilimento all’avanguardia, dove l’ aspetto della sicurezza dei lavoratori e della qualità dei processi prevalgono addirittura sulla capacità produttiva giornaliera, che è comunque ai vertici della categoria per velocità e affidabilità.
Nella scelta del sito produttivo nulla è stato lasciato al caso, nemmeno la questione ormai non più trascurabile delle emissioni causate dal trasporto su gomma della materia prima, proveniente ora da cave presenti nelle immediate vicinanze dello stabilimento immerso nella rigogliosa campagna abruzzese.

Passeranno ancora alcune settimane prima che la nostra azienda cominci ad affacciarsi su alcune tra le province commercialmente più importanti d’ Ita- lia; Roma, Napoli, Bari, Lecce, Firenze, sono solo alcune delle città che accoglie- ranno i nostri prodotti e il nostro innovativo modo di interpretare il rapporto tra produttore e rivenditore, basato su una costante collaborazione e disponibilità tecnica e commerciale.

Malgrado i nuovi e ambiziosi traguardi, la nostra è e sarà sempre un’azienda siciliana, anzi sicilianissima, fatta da donne e uomini dall’indiscusso valore professionale e morale, capaci di adattarsi alle sfide più ardue e insidiose, sempre animate da uno spirito isolano difficilmente replicabile.
La Sicilia, che per molte imprese è sempre stata considerata un mero punto di approdo, è per noi un punto di partenza, una palestra indispensabile e propedeutica per comprendere meglio il mondo dell’edilizia che da sempre è uno dei fiori all’occhiello dell’isola a tre punte.

Non siamo così campanilisti da considerare tutto ciò come una rivincita nei confronti di tutti quei brand che pensano che fare impresa sull’Isola sia un progetto impensabile e difficile da perseguire, ma siamo semplicemente convinti che le buone idee non hanno un’origine geografica predefinita, e che questo, autorizzi di per sè – e incoraggi – tutto il resto. La strategia, la programmazione, la qualità, gli uomini nuovi da coinvolgere nel progetto, determineranno il grado di riuscita di questo grande passo. La certezze era, però, che i tempi erano maturi per compierlo.

La nuova sede in pillole.

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