Via al terzo decreto per la ricostruzione del Centro Italia

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Il Senato ha approvato con voto di fiducia la Legge di conversione del DL 8/2017, che aggiorna quanto disposto dai due decreti precedenti per la ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti degli scorsi mesi.

Ecco cosa prevede:

La progettazione degli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche sarà eseguita dal personale interno alle Pubbliche amministrazioni (comuni, province, unioni dei comuni e unioni montane), che predisporranno e invieranno i progetti degli interventi di ricostruzione pubblica al commissario straordinario per l’approvazione definitiva e l’adozione del decreto di concessione del contributo.

In mancanza al loro interno di professionisti qualificati e per importi fino a 209mila euro, gli enti potranno avviare una procedura negoziata coinvolgendo almeno cinque professionisti iscritti nell’Elenco speciale, redatto dal Commissario straordinario alla ricostruzione.

• Possono beneficiare dei contributi per la ricostruzione, anche gli immobili di proprietà pubblica, ripristinabili attraverso miglioramento sismico entro il 31 dicembre 2018, che possono poi essere messi a disposizione per soddisfare le esigenze abitative delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che si sono susseguiti a partire dal 24 agosto.

La ricostruzione degli edifici scolastici per il regolare svolgimento dell’anno scolastico 2017/2018 sarà effettuata tramite appalto integrato sulla base di un progetto definitivo redatto dal personale delle struttura commissariale centrale e dagli uffici speciali per la ricostruzioni. Per l’assegnazione di lavori di ricostruzione si avvieranno trattative private invitando almeno cinque imprese.

Entro il 30 giugno 2018 poi ogni immobile adibito ad uso scolastico, situato nelle zone sismiche 1 e 2 nei comuni del cratere del sisma, dovrà essere sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica.

Per il sostegno alle imprese, sono stati stanziati 23 milioni di euro per il 2017 al fine di favorire la ripresa produttiva del settore turistico, dei servizi connessi, dei pubblici esercizi e del commercio e artigianato, che hanno subìto una riduzione del fatturato annuo di almeno il 40% rispetto all’anno precedente a causa del sisma.

Casa Italia diventerà un dipartimento di Palazzo Chigi, responsabile della sicurezza delle aree urbane e dell’efficientamento energetico degli edifici. Il suo obiettivo sarà ottimizzare gli strumenti volti alla valorizzazione del territorio, delle aree urbane e del patrimonio abitativo, in riferimento alla sicurezza e all’efficienza energetica.

La quota dell’8 per mille Irpef a diretta gestione statale sarà destinata per 10 anni alla ricostruzione dei beni culturali. Si tratta di una cifra di circa 150/200 milioni di euro all’anno, che nel corso dei dieci anni permetteranno di ricostruire o riparare oltre milleduecento luoghi culturali distrutti dal sisma.

• Anche gli impianti potranno accedere al contributo del 100% per la ricostruzione, finora riconosciuto solo alle strutture e alle finiture interne ed esterne.

Il rilascio del nulla osta paesaggistico, dei pareri ambientali e delle autorizzazioni per beni culturali o edifici compresi in parchi naturali ed aree protette, sarà compito di Conferenze regionali, appositamente istituite, che saranno presiedute dal competente vice commissario per la ricostruzione (ovvero i presidenti delle Regioni colpite dagli eventi sismici) o da un suo delegato.
La nuova struttura avrà competenza sia per gli interventi pubblici che privati.

• Vengono aggiunti 9 comuni dell’Abruzzo ai 131 comuni del “cratere” sismico: Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli (provincia de L’Aquila), Farindola (provincia di Pescara), Castelcastagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Pietracamela e Fano Adriatico (provincia di Teramo).

Per il monitoraggio della sequenza sismica nel cratere e la redazione della cartografia geologica e geotematica delle aree, saranno erogati un milione di euro per il 2017, 3 milioni per il 2018 e 4 milioni per il 2019.

• Sono confermate le norme d’incompatibilità per il direttore dei lavori: per scongiurare il conflitto d’interessi i professionisti che abbiano avuto rapporti con le imprese coinvolte nella ricostruzione non potranno ricoprire il ruolo di direttore dei lavori.

• Per garantire il più elevato standard professionale nella predisposizione delle schede AeDES e consentire l’abilitazione di nuovi tecnici, il Dipartimento della Protezione Civile promuoverà corsi di formazione gratuiti, anche con modalità di formazione a distanza.

Dovrà poi essere stabilito con un’ordinanza del Commissario straordinario il compenso da corrispondere al professionista per la redazione delle schede AeDES, anche nel caso in cui l’edificio sia stato dichiarato non utilizzabile dalle procedure speditive, ma venga poi classificato come agibile secondo la procedura AeDES.

Rimosso il tetto massimo agli incarichi professionali per la compilazione della scheda AeDES.

Passano da 5 a 6,5 milioni di euro i contributi per la realizzazione di studi di microzonazione sismica di III livello, indirizzati ai comuni colpiti dagli eventi sismici del Centro Italia.
Gli studi saranno effettuati da professionisti incaricati dai comuni mediante affidamento diretto per importi al di sotto dei 40mila euro. I professionisti, oltre ad essere esperti di prevenzione sismica, devono avere esperienza in studi di microzonazione sismica ed essere iscritti all’albo speciale dei professionisti istituito dal Commissario straordinario.

Il contributo per la ricostruzione copre anche l’onorario da pagare al professionista, in proporzione all’importo dei lavori. Per la ricostruzione privata, il contributo concesso è pari al 10 per cento dell’importo ammesso a finanziamento (al netto dell’Iva e dei versamenti previdenziali) e arriva al 12,5 per cento in caso di lavori di importo inferiore a 500mila euro. Per lavori che superano i 2 milioni di euro il contributo massimo scende al 7,5 per cento dell’importo ammesso a finanziamento.

• La Presidenza del Consiglio bandirà un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di 13 dirigenti di seconda fascia del ruolo speciale della Protezione Civile. Nelle more dell’espletamento del concorso dei 13 dirigenti, il decreto autorizza il Capo del Dipartimento della Protezione civile ad attribuire i 13 incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione.

I comuni interessati dal sisma avranno facoltà di assumere con contratti di lavoro a tempo determinato (in deroga ai vincoli previsti) fino a 700 tecnici (personale con professionalità di tipo tecnico o amministrativo-contabile) per il 2018.

L’ufficio del Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 incrementerà fino a ulteriori 20 unità la segreteria tecnica di progettazione.

• Un’apposita ordinanza commissariale dovrà stabilire le modalità di partecipazione della cittadinanza nelle scelte in materia di pianificazione e sviluppo territoriale.

Per gli interventi di immediata riparazione degli edifici che hanno riportato danni lievi, vengono ampliati i termini concessi ai privati per la presentazione della documentazione necessaria per accedere ai contributi: la documentazione richiesta e stabilita attraverso le apposite ordinanze del commissario per la ricostruzione va presentata entro 60 giorni dalla data di comunicazione dell’avvio dei lavori e comunque non oltre il 31 luglio 2017 agli Uffici speciali per la ricostruzione.

 

Foto credit: Mario Fornasari

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