La realizzazione di un museo Diocesano, in ambienti ben più ampi rispetto agli attuali, allocati al piano terra del palazzo vescovile, ha proposto il restauro di un edificio storico nei pressi di Piazza Cavur.
Sotto l’egida della Sopraintendenza per i beni culturali ed ambientali di Messina, sono stati così ricreati in laboratorio i materiali della facciata storica, sapientemente miscelando 4 sabbie con le cromie tipiche del luogo e leganti naturali (linea Ad Hoc), per non tradire l’identità storico/culturale dell’edificio.

L’incipit è stato dato dal rinvenimento di alcune tracce di quella che probabilmente costituiva una stabilitura della facciata esterna, poi colorata con scialbi di calce e terre. E’ stata, quindi ricostituita con materiali moderni una finitura storica compatibile con la tessitura muraria e con gli attuali tempi di lavorazione.

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA