Province: servono 3,2 miliardi di euro per ponti e viadotti

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Dei 30.000 ponti, viadotti e gallerie che si trovano sui circa 100 mila chilometri di strade gestiti dalle Province delle Regioni a Statuto Ordinario, circa 2.000 necessitano di interventi urgenti, per poco meno di 4.000 sono già noti gli interventi necessari mentre per oltre 14.000 occorrono indagini tecnico diagnostiche.

È questa la situazione denunciata dall’Unione delle Province Italiane (UPI), interpellata dai Provveditori Regionali alla Opere Pubbliche per effettuare un monitoraggio sulle opere infrastrutturali in gestione.

I dati arrivati dalle 76 Province sono suddivisi in:

  • opere già sottoposte a monitoraggio su cui sono stati avviati o programmati interventi, quindi con una fase di progettazione, quantomeno lo studio di fattibilità, già avviata e con una stima dei costi.
  • opere su cui si ritiene necessario procedere con indagini tecnico-diagnostiche approfondite, con la stima media dei costi necessari.

Delle 2.000 strutture che hanno bisogno di interventi urgenti, 802 interventi hanno già un progetto: 129 sono in fase di progettazione esecutiva, 61 di progettazione definitiva e 612 di progettazione in fase preliminare o di fattibilità.

Per il primo gruppo di 6.000 opere, le risorse necessarie per intervenire ammontano a 2 miliardi e 454mila euro, per il secondo la stima dei costi ammonta a circa 566 milioni di euro; il totale delle risorse necessarie è pari a 3,2 miliardi di euro.

Dal 1979 ad oggi il parco mezzi circolante sulla rete stradale nazionale è aumentato di quasi 2 volte e mezzo. La circolazione dei mezzi pesanti è di circa il 10%. Senza una manutenzione periodica annuale l’intera funzionalità della rete viaria viene compromessa e i tristi eventi degli ultimi anni non hanno fatto che dimostrarlo.

Nel 2009 le Province avevano a diposizione 1 miliardo 947 milioni di euro per investimenti su strade e scuole; nel 2013 si scese a 1 miliardo 328 milioni per arrivare nel 2015 a 981 milioni. Nel 2017 il calo si attesta a 712 milioni nel 2018, un crollo di oltre il 51% (fonte Siope).

Ma dove reperire le risorse necessarie per la messa in sicurezza? La proposta avanzata dal responsabile UPI per le Infrastrutture, Vittorio Poma, Presidente della Provincia di Pavia, alla riunione della Cabina di regia Strategia Italia a Palazzo Chigi, è quella di destinare a questa grande opera di modernizzazione della rete viaria le risorse non spese dalle grandi aziende di Stato.

“Questo permetterebbe l’apertura di oltre 1.600 cantieri in tutto il Paese – ha dichiarato Poma, secondo quanto pubblica edilportale.coma vantaggio non solo delle comunità e dei cittadini, che troverebbero una risposta alle loro richieste di sicurezza ed efficienza, ma anche delle economie locali. Una richiesta che abbiamo avanzato ufficialmente ieri alla Cabina di Regia al Governo e su cui siamo pronti da subito al confronto”.

Foto credit: Erich Westendarp

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