L’Intelligenza Artificiale in edilizia, un mercato in crescita

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Chip Intelligenza Artificiale
Foto di Yakobchuk via Canva

Tra il 2023 e il 2024, la spesa mondiale dell’IA nelle costruzioni è cresciuta del 30%. Merito dei suoi campi di applicazione, che spaziano dalla progettazione alla manutenzione delle opere

Una ricerca pubblicata da Bluebeam, una società di software americana, dichiara che il 74% dei professionisti nel mondo utilizza l’Intelligenza Artificiale nella progettazione e nella pianificazione edilizia.

Tra le aziende che hanno integrato l’IA nei loro processi, il 70% sta investendo fino a un quarto del proprio budget in questa tecnologia. La spesa è destinata a crescere: l’84% delle imprese intende aumentare le risorse dedicate all’IA nei prossimi cinque anni. 

A questo proposito, i dati della Business Research Company dichiarano che entro il 2028 la spesa per l’Intelligenza Artificiale in edilizia arriverà a quota 5,35 miliardi di dollari. In particolare, a spingere l’uso dell’IA nel settore saranno i traguardi portati dalle tecnologie per la manutenzione predittiva, dalla gestione del rischio e dall’ottimizzazione della supply chain (ovvero, la catena logistica).

Indice

Presente e futuro del mercato dell’IA

Sulla definizione di “Intelligenza Artificiale” ci siamo già soffermati in un altro articolo. Qui ricordiamo che questa espressione intende la capacità dei sistemi computerizzati di imitare alcune delle funzioni cognitive umane, specie quelle destinate all’apprendimento e alla risoluzione di problemi.

Attualmente, il mercato dell’Intelligenza Artificiale in edilizia continua a registrare una crescita esponenziale. Basti considerare che da 1,37 miliardi di dollari di spesa globale nel 2023 si è passati a 1,79 miliardi nel 2024.

Secondo Business Research Company, l’aumento degli investimenti è dovuto ai miglioramenti in termini di efficienza, alla riduzione dei costi, all’automazione dei processi e al maggiore impiego dei Big Data.

I dati raccolti nel report ipotizzano che lo sviluppo globale dell’IA nel settore edile, nei prossimi anni, si concentrerà soprattutto nell’area Asia-Pacifico e nel Nord America

Anche in Italia, però, non mancano già degli esempi di nota. Bruno Calabrò, Consultant e Open Innovation Project Manager di I3P, ha identificato 8 start-up che dispongono di tecnologie trasversali per lo sviluppo dell’edilizia. Puoi approfondire l’argomento nel nostro articolo “Intelligenza artificiale: innovazione nel futuro dell’edilizia”.

Potenzialità e usi dell’Intelligenza Artificiale in edilizia

L’IA migliora l’efficienza e la qualità delle opere, ma consente anche una gestione più intelligente e affidabile delle risorse. Le macchine dotate di Intelligenza Artificiale, infatti, riescono a:

  • percepire il mondo circostante e raccogliere dati e informazioni;
  • comprendere e collegare in maniera logica le informazioni;
  • compiere autonomamente operazioni (informatiche o meccaniche);
  • apprendere in base al risultato delle proprie azioni, in un’ottica di miglioramento continuo.
Gru a torre ed escavatore in cantiere
Foto di dimaberlinphotos via Canva

Per queste sue capacità, l’Intelligenza Artificiale trova applicazione nelle diverse fasi del ciclo di vita di un’opera. In dettaglio:

  • progettazione: l’IA ottimizza i processi progettuali suggerendo design innovativi e individuando potenziali criticità strutturali prima della costruzione. Ciò permette di migliorare la precisione e di ridurre tempi e costi di progettazione;
  • costruzione: durante la realizzazione di un’opera, l’Intelligenza Artificiale monitora in tempo reale l’avanzamento dei lavori, identifica le inefficienze e supporta l’uso di macchinari automatizzati per aumentare la produttività;
  • manutenzione e gestione: osservando i dati provenienti da telecamere e sensori intelligenti, l’AI individua i segnali di degrado e pianifica interventi di manutenzione predittiva. Questo approccio riduce i guasti imprevisti e i danni strutturali, migliorando la sicurezza e la vita utile delle infrastrutture.

Le divisioni dell’IA

Quando parliamo di Intelligenza Artificiale dobbiamo distinguere tra le varie tecnologie, come machine learning, deep learning e reti neurali. Ognuna di queste soluzioni, infatti, ha delle caratteristiche proprie e si presta ad applicazioni differenti nella vita di un’opera.

Il machine learning (letteralmente, “apprendimento automatico”) permette ai sistemi di elaborare dati complessi e imparare a prendere decisioni. Si usa quindi per prevedere il comportamento delle strutture soggette a sollecitazioni, per trovare configurazioni di progetti più efficienti e per stimare nel tempo gli interventi di manutenzione necessari.

Il deep learning, invece, è capace di analizzare dati complessi e non strutturati. In particolare, analizza le immagini per identificare crepe, corrosioni e altre anomalie nelle strutture. Inoltre, riesce a creare modelli virtuali delle infrastrutture per studiarne il comportamento in diverse condizioni. 

Le reti neurali, infine, sono modelli computazionali ispirati al funzionamento del cervello umano. Vengono usate per interpretare pattern complessi nei dati, quindi nei casi di ottimizzazione del design strutturale, nelle previsioni dei carichi e nell’analisi predittiva.

Come si è visto fin qui, l’uso dell’Intelligenza Artificiale in edilizia sta trasformando profondamente il settore. Tuttavia, per sfruttarne appieno le potenzialità, è bene standardizzare i dati e quindi facilitare la condivisione delle informazioni e migliorare complessivamente il mondo delle costruzioni.

Tutte queste tecnologie, integrate in modo responsabile e strategico, aiuteranno infatti a creare un patrimonio edilizio intelligente, ottimizzato e sicuro.

Fonti:

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