Secondo quanto riportato da Edilportale il decreto stabilisce che “in ciascuno degli anni 2015-2018, con riferimento alle spese relative alle fattispecie che seguono, sono attribuiti ai comuni i seguenti spazi finanziari:
– spese per eventi calamitosi per i quali sia stato deliberato e risulti vigente alla data di pubblicazione del presente decreto lo stato di emergenza ai sensi dell’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e per interventi di messa in sicurezza del territorio diversi da quelli indicati nella lettera b): spazi finanziari per 10 milioni di euro;
– spese per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, nonché del territorio, connessi alla bonifica dei siti contaminati dall’amianto: spazi finanziari per 40 milioni di euro”.
Gli interventi ammessi sono quelli previsti per la messa in sicurezza di edifici scolastici di proprietà pubblica, la cui aggiudicazione preliminare sia già avvenuta alla data di entrata in vigore del Decreto e che prevedano l’effettuazione dei pagamenti entro il 2015.
I comuni interessati dovranno compilare il modulo “Sblocco patto Comuni DL ENTI LOCALI” e inviarlo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri entro il 30 giugno prossimo.
“Di questi tempi sarebbe assurdo far cadere nel vuoto questa opportunità – è il commento di Paolo Buzzeti, Presidente dell’Ance, riportato dal Corriere della Sera – il nostro territorio ha urgente bisogno di interventi sulle scuole e contro il dissesto idrogeologico che non possiamo rimandare solo per mancanza di fondi, intoppi burocratici o contenzioso amministrativo”.
“Si tratta di un importante primo passo al quale speriamo si dia rapidamente seguito anche sulla base della nostra ricognizione che ha portato a individuare 5.000 cantieri pronti a partire per un valore complessivo di quasi 10 miliardi”.
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