Novembre 2017, Baldo Gucciardi, assessore, a quella data, alla Salute della Regione Siciliana, firma il decreto che approva il piano programmatico per l’ammodernamento del patrimonio sanitario siciliano.
59 interventi in tutta la Sicilia per un totale di 223 milioni e 874 mila euro.
Lavori di riqualificazione dell’edilizia sanitaria e nuove costruzioni, finalizzate a migliorare l’intero servizio, e soprattutto i sistemi dei pronto soccorso.
Della somma totale infatti quasi 48 milioni sono indirizzati ad interventi nel settore dell’emergenza-urgenza.
In un articolo di fine dicembre del giornale La Sicilia, si legge che Ruggero Razza, salito al posto di Guicciardi alla guida dell’assessorato alla Salute, avrebbe dichiarato che: “non è un finanziamento esaustivo quello dei primi 47 milioni di euro perché a breve saranno stanziati altri 200 milioni relativi a progetti dell’ex articolo 20 che riguarda una vecchia programmazione e tutti gli assegnatari avranno i fondi assegnati. Ci vorrà un po’ di tempo per programmare tutte le linee d’intervento che sono previste».
E così passano i giorni. Arriva il 31 gennaio 2017. Ma, si sa, politica e burocrazia hanno i loro tempi. La fine del 2017 porta la firma del decreto che di fatto sblocca questi fondi.
Il 95% dei costi sarà a carico dello Stato, il rimanente 5% verrà finanziato dalla Regione Sicilia. Una boccata d’aria per l’edilizia sanitaria della nostra Regione.
Il piano è molto articolato, ma tocca tutte le province: all’Asp di Trapani, per esempio, sono destinati 43,5 milioni, che come il commissario Giovanni Bavetta ha dichiarato a quotidianosanita.it: “cambieranno il volto della rete sanitaria del trapanese”.
Di questi, 21 milioni finanzieranno la realizzazione di un nuovo presidio sanitario ad Alcamo, mentre per l’adeguamento a norma del pronto soccorso del Sant’Antonio Abate di Trapani verranno investiti 14 milioni.
A Catania, invece, 13 milioni saranno devoluti all’acquisto di attrezzature specialistiche per l’Ospedale Gaspare Rodolico, 2 milioni serviranno all’adeguamento dell’area emergenza del Policlinico e un altro milione è invece destinato al pronto soccorso infettivologico. Mentre 12,9 milioni saranno impiegati per la costruzione di un poliambulatorio all’ospedale Cannizzaro.
13 milioni serviranno all’ammodernamento del padiglione A del Policlinico Ospedaliero Cervello di Palermo, e altrettanti concorreranno al completamento dell’ospedale pediatrico Di Cristina.
Sempre in provincia di Palermo, poi, 10,9 milioni serviranno all’acquisto di una Casa della Salute a Bagheria, un’unica struttura distrettuale di tutti i servizi sanitari. Della sua realizzazione di parla dal 2009.
E questi sono solo gli investimenti più onerosi.
Sembra finalmente che qualcosa si muova, ma per i complimenti meglio aspettare che tutti i lavori vengano portati a termine.
Credits Foto: RyanMcGuire