Smart Building: che vantaggi dalla conversione digitale degli edifici?

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Il complesso Techpark di Bolzano, esempio di Smart Building in Italia
Il complesso Techpark di Bolzano, esempio di Smart Building in Italia • Foto via NOI - Techpark Südtirol/Alto Adige

La trasformazione “intelligente” delle case italiane comporta diversi benefici, ambientali ed economici. Secondo le stime, efficientando gli immobili più vecchi sarebbe possibile attivare investimenti per oltre 330 miliardi di euro

Ripartire dall’edilizia per raggiungere l’indipendenza energetica e combattere il cambiamento climatico. Questa la lezione emersa nel “Rapporto Community Smart Building 2024” che Ambrosetti ha presentato lo scorso 7 maggio 2024. Dal testo emerge che l’84,5% del parco immobiliare italiano è stato costruito prima del 1990 e risulta uno dei più obsoleti in Europa.

Il tasso di rinnovamento edilizio è pari allo 0,85%, contro, per esempio, l’1,7% registrato da Francia e Germania. Eppure convertire gli edifici più vecchi in Smart Buildings avrebbe benefici importanti. Lo scenario di fattibilità illustrato nel Rapporto dimostra che sarebbe possibile ridurre i consumi energetici del 23-29% all’anno, quelli idrici del 4-5% e le emissioni di CO2 del 20-24%.

Dal punto di vista economico, rinnovare queste abitazioni permetterebbe ai cittadini di risparmiare dai 17 ai 19 miliardi di euro netti all’anno. Gli interventi di riqualificazione, poi, attiverebbero investimenti per più di 330 miliardi di euro e spingerebbero la creazione di oltre 200 mila posti di lavoro.

Che cosa sono gli Smart Buildings

Dal rapporto di Ambrosetti viene fuori che il 64% degli italiani non sa cosa sia, di fatto, uno Smart Building.

Risposte alla domanda «Nella sua esperienza è mai venuto a contatto con il
concetto di Smart Building o Edificio Intelligente?» (valori % sul totale), 2023
Risposte alla domanda «Nella sua esperienza è mai venuto a contatto con il concetto di Smart Building o Edificio Intelligente?» (valori % sul totale), 2023 • Infografica via ”Rapporto Community Smart Building 2024”

Nella definizione dell’Intelligent Building Institute gli Smart Buildings, o Edifici Intelligenti, forniscono un ambiente produttivo ed efficiente attraverso l’ottimizzazione dei suoi quattro elementi base (strutture, sistemi, servizi, gestione) e la loro interrelazione.

Si tratta quindi di ecosistemi ad alte prestazioni energetiche che creano uno spazio confortevole per chi vi abita, riducendo l’impatto ambientale e i costi in bolletta e migliorando il livello di sicurezza generale dell’abitazione (gli Smart Buildings comprendono sistemi come telecamere di sorveglianza, rilevatori di fumo e allarmi antintrusione).

Come promuovere gli Edifici Intelligenti

Secondo il “Rapporto Community Smart Building 2024”, il contesto geopolitico incerto e l’ufficializzazione della Direttiva Case Green rendono adesso quanto mai importante accelerare la costruzione di Smart Building per favorire la transizione energetica.

Occorre ricordare, infatti, che la popolazione mondiale è in continua crescita e le stime parlano di un picco di 9,7 miliardi di persone entro il 2050. L’aumento demografico sarà concentrato soprattutto nelle aree urbane, dove la popolazione crescerà del 70% rispetto ai livelli attuali.

Per facilitare la trasformazione smart del patrimonio immobiliare italiano, l’analisi di Ambrosetti ha proposto tre diverse linee di intervento.

1. Revisionare il sistema di incentivi

Secondo la Community Smart Building i bonus edilizi sono uno strumento fondamentale per favorire l’avvio di nuovi lavori da parte di cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni. In questo senso ne sono una prova i dati dello “Smart Building Report” del 2022.

Nello specifico, la revisione degli incentivi andrebbe pensata per spingere la messa a norma digitale delle abitazioni, sia per gli edifici di nuova costruzione che per quelli in ristrutturazione.

2. Introdurre un “Libretto della casa” a valenza legale

Questa misura sarebbe utile a mappare gli interventi e dare riscontri dimostrabili a chi decide di efficientare un edificio. Per essere efficace deve il “Libretto della casa” deve:

  • essere rilasciato da un esperto qualificato e certificato;
  • tenere traccia di tutti gli interventi effettuati negli edifici;
  • garantire una mappatura delle tecnologie smart disponibili, aggiornata annualmente e coordinata con gli incentivi disponibili;
  • indicare i benefici attesi in termini di risparmio energetico, economico e di riduzione delle emissioni, nonché i benefici legati alla salute e al comfort;
  • contenere informazioni sul potenziale sostegno finanziario e tecnico;
  • valorizzare dal punto di vista monetario gli interventi smart che permettono la messa a norma digitale dell’edificio.

3. Rafforzare e costruire le competenze necessarie alle filiere industriali delle tecnologie dell’Edificio Intelligente

A proposito delle competenze, la Smart Building Community ha indicato le seguenti proposte:

  • sviluppare nuovi programmi di formazione a supporto di tutti gli operatori della filiera Smart Building;
  • creare un cluster nazionale sulle tecnologie degli Edifici Intelligenti e istituire un centro di competenza per collegare il sistema della ricerca e il mondo delle imprese;
  • rendere obbligatoria la formazione nel caso di grandi appalti pubblici di riqualificazione edilizia, istituendo ad esempio una clausola condizionata alle competenze in tema di riqualificazione smart.

Fonti:

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