Biennale dello Stretto: la seconda edizione tra innovazione e territorio

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Dal 18 settembre al 14 dicembre 2024, tra le coste della Sicilia e della Calabria, si terrà la seconda edizione della Biennale dello Stretto. Inaugurata nel 2022, questa manifestazione biennale torna con nuovi spunti di riflessione sul mondo dell’architettura e oltre. Ideata e co-diretta dall’architetto Alfonso Femia, la Biennale 2024 punta a ripensare il ruolo dell’acqua come elemento urbano strategico nelle città del Mediterraneo.

Il Forte Batteria Siacci a Campo Calabro sarà la cornice principale delle esposizioni. Parallelamente, altre location sono in fase di definizione per ospitare giornate di talk e dibattiti, creando un percorso dinamico e stimolante attraverso il territorio dello Stretto.

Uno sguardo alla prima edizione (2022)

La prima edizione della Biennale dello Stretto ha rappresentato un passo concreto verso il cambiamento del territorio, con l’obiettivo di creare un’identità territoriale unica, basata sull’architettura e la valorizzazione dei paesaggi locali. L’evento ha dimostrato una visione a lungo termine, promuovendo un dialogo capace di cogliere opportunità che vanno oltre le sfide immediate.

Parte del più ampio progetto Mediterranei Invisibili, la Biennale non è soltanto una vetrina di progetti ma un vero e proprio laboratorio di idee e proposte. La prima edizione ha visto la creazione di gruppi di studio che hanno generato un dibattito aperto e costruttivo. L’iniziativa ha coinvolto professionisti e studiosi con l’obiettivo di trasformare il Mediterraneo in un hub culturale e produttivo di riferimento, creando ricadute positive per il tessuto culturale, sia pubblico che privato.

Opera di Ninni Donato, Technelab, La Biennale dello Stretto – Edizione I • Foto Ph. ©fotoarchitetto/RiGymnasium, ©S. Anzini

Una visione oltre i confini dello Stretto

La Biennale dello Stretto non si limita a esplorare i confini della Calabria e della Sicilia. L’obiettivo è ampliare il raggio d’azione per includere tutta l’area mediterranea, dalle coste africane a quelle europee, passando per le aree greche, albanesi, croate, francesi, spagnole, tunisine e algerine. In linea con l’interpretazione di Braudel, si vuole dare concretezza alla ricerca di ciò che è “invisibile”, esplorando luoghi nascosti o poco conosciuti del mondo mediterraneo.

Questa continuità tematica consente alla Biennale di non cambiare tema ad ogni edizione, ma di approfondire aspetti fondamentali del territorio e della società, utilizzando la geografia come elemento di connessione e proiezione verso il futuro.

I temi della Biennale dello Stretto 2024

L’edizione 2024, diretta da Mariangela Cama, Alfonso Femia e Francesca Moraci, e fondata dall’associazione 500×100, si preannuncia come un evento multidisciplinare di ampio respiro. Il focus principale sarà su due temi: “Le tre linee d’acqua” e il “Futuro delle Città”.

Durante le giornate di talk, distribuite in tre sessioni (18-22 settembre, 18-19 ottobre e 13-14 dicembre), si approfondiranno tre tematiche cruciali:

  1. Le città d’acqua e le città porto: il ruolo vitale dell’acqua urbana sarà esaminato in un contesto di sfide climatiche e crescita economica. Si esplorerà come l’architettura possa fungere da catalizzatore di cambiamento in questi scenari complessi.
  2. La cultura del progetto e il ruolo dell’architetto: sarà analizzata l’evoluzione della professione e la capacità dell’architetto di rispondere alle nuove esigenze del territorio, promuovendo un dialogo costruttivo tra i diversi ordini professionali.
  3. Il futuro dell’istruzione in architettura: si discuteranno nuovi approcci formativi per allineare la formazione accademica ai cambiamenti del settore, promuovendo una maggiore sinergia tra formazione, ricerca e pratica professionale.
Foto di archivio della prima edizione della Biennale dello Stetto, prodotte da 500×100

Un evento che abbraccia il Mediterraneo

La Biennale non si limiterà all’architettura, ma abbraccerà anche design, arte, cinema, antropologia, scrittura e fotografia. La mostra dei progetti selezionati attraverso la Call to Action e il Contest Under 35 per giovani architetti sarà il cuore dell’evento, che si terrà presso il Forte Batteria Siacci a Campo Calabro.

Le giornate di talk e gli incontri interdisciplinari mirano a stimolare un dialogo profondo su temi quali lo spazio pubblico, l’abitare, la mobilità e i baricentri culturali, con l’obiettivo di costruire un presente più armonico e un futuro più sostenibile per le città del Mediterraneo.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti sul programma, è possibile consultare il programma dell’evento.

Fonti:

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