Il Piano Cottarelli: opere pubbliche più efficienti

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Il commissario straordinario del Governo per la revisione della spesa, Carlo Cottarelli, ha appena stilato un piano per la realizzazione di opere pubbliche che superi diverse problematiche legate ai lunghi tempi di esecuzione, stazioni appaltanti poco attrezzate, procedure burocratiche farraginose e soprattutto continue varianti progettuali che fanno lievitare i costi previsti in fase di progettazione.

Tra le novità ci sarebbe l’istituzione di un Fondo Progetti e un Fondo Opere su cui trasferire le risorse per i progetti che raggiungono determinati livelli di maturazione.
Primo obiettivo migliorare la scelta dei progetti e semplificare l’affidamento dei lavori. Per farlo il piano propone l’introduzione di un débat public per le grandi opere, una consultazione in fase pre-progettuale per stabilire l’utilità dell’opera e le modalità della sua realizzazione.

Accanto alle proposte per le nuove opere, un’attenzione anche per quelle già in corso e purtroppo ferme. La messa in esercicio dell’opera dovrà avvenire entro 90 giorni dal collaudo tecnico-amministrativo. Esisterà poi un monitoraggio delle opere programmate dal CIPE, con definanziamento in caso di mancato avvio. I controlli nell’ordine di ristabilire questo equilibrio si stima saranno tra i 350 e i 600 entro il 2015.

Un piano che fa ben sperare anche per il censimento e l’eventuale completamento di tutte le opere incompiute disseminate su tutto il territorio nazionale. Resta da vedere quali saranno gli strumenti per la sua attuazione.

 

Foto credit: Joshua Rothhaas

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