Un radiografia energetica del patrimonio edilizio italiano è quella presentata da Legambiente per l’edizione 2014 di “Tutti in classe A”, il rapporto che annualmente analizza il territorio nazionale rispetto all’efficienza energetica dei singoli immobili. Una indagine su 500 edifici in 47 città, dal Nord al Sud Italia, di edilizia storica o recente e qualche realizzazione di architetti famosi.
Tra le criticità più importanti, individuate dal team di esperti che viaggiando in lungo e in largo per il Paese ha fotografato con un’apparecchiatura termografica la situazione termica degli edifici confrontando le rese, emerge sicuramente l’insufficienza di isolamento termico negli immobili esistenti.
Tante le proposte di Legambiente per risolvere o quantomeno attenuare la problematica:
• Aumento di controlli e sanzioni per chi non rispetta le direttive nazionali o regionali, al fine di garantire all’utente finale la qualità effettiva dell’ambiente in cui vive;
• Obbligatorietà della progettazione in classe A di edifici pubblici e di edifici che superano date dimensioni;
• Assegnazione di premialità alle ristrutturazioni e alle riqualificazioni che abbiano un occhio di riguardo per l’aspetto energetico;
• Parmanenza dei finanziamenti e delle detrazioni fiscali per tali interventi;
• Snellimento le procedure amministrative.
“In un periodo di crisi drammatica come quello che sta vivendo il mercato immobiliare italiano, la sfida di innovazione proposta dall’Unione europea va assolutamente raccolta – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini – perché attraverso la chiave dell’energia è possibile riqualificare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo, per renderli oltre che meno energivori più belli, ospitali, salubri. E’ una opportunità che va colta fino in fondo, per arrivare ad azzerare le bollette delle famiglie, per creare lavoro in un campo ad alto tasso di occupazione e con importanti possibilità di ricerca applicata. Ma questa direzione di cambiamento responsabilizza tutti, dalla pubblica amministrazione agli imprenditori edili, dai progettisti ai cittadini. In 13 regioni – ha continuato Zanchini – non esiste alcun tipo di controllo sui certificati di prestazione energetica degli edifici e così si calpestano i diritti dei cittadini che dovrebbero essere correttamente informati sulle prestazioni energetiche e sulla sicurezza delle loro abitazioni”.
Accanto alle critiche i riconoscimenti: il rapporto di Legambiente evidenzia tanti esempi di buone pratiche, come il quartiere Mungivacca di Bari e il quartiere Casanova di Bolzano.
Foto credit: Legambiente Emilia Romagna