Il Teatro Samonà di Sciacca: l’incompiuta va in scena

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25 milioni di euro e trentacinque anni di vita per un palcoscenico e una platea che non hanno mai visto una rappresentazione. E’ la storia del Teatro Samonà di Sciacca (Ag). Una storia che muove i primi passi agli inizi degli anni ’70, quando il teatro viene progettato dall’architetto Giuseppe Samonà.
La struttura è sempre stata al centro del dibattito pubblico, a cominciare per le sue dimensioni, spropositate per una cittadina come Sciacca. Una progettazione altamente innovativa, composta da tre volumi, un tronco di cono, un parallelepipedo e un cono.

Nel 1979 inziano i lavori, ma si bloccano tre anni dopo per mancanza di fondi. Tutto fermo per trent’anni. Nel 2006 la Regione Sicilia stanzia 8,5 milioni di euro per il completamento dei lavori. Tre anni di lavori e poi di nuovo il fermo. A mancare questa volta sono le poltrone. Nel 2013 finalmente viene emanato un bando di gara e selezionato il vincitore. Nel frattempo il Comune di Sciacca ha speso ingenti somme per garantire il mantenimento del sito antistante il teatro, la scerbatura dell’area esterna destinata a piazza e verde pubblico, la sistemazione ordinaria e la fruizione di Via Agtocle, utilizzata come parcheggio.

Il Teatro è oggi praticamente pronto, ma la storia non finisce qui: in tempi di spending review avviare una nuova struttura teatrale pubblica sembra una missione impossibile, troppo alti gli oneri finanziari.
E quel che rimane è un immenso blocco di cemento a picco sul mare e in preda all’usura e al deterioramento. Un copione tristemente scontato.

Foto credit: Ripost.it

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