E’ stato inaugurato lo scorso 8 febbraio a Palermo l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, il primo ecomuseo in contesto urbano del Sud Italia ospitato in due nuovi spazi di cultura e aggregazione cittadini.
L’ecomuseo, museo del territorio che mette al centro la funzione sociale e la partecipazione dei cittadini, è dedicato al rapporto tra la città di Palermo e il mare, alle trasformazioni subite dalla città, alla vita e al lavoro di tante persone, testimonianze di una memoria viva che indicano prospettive future.
A ideare il progetto l’organizzazione culturale CLAC attiva a Palermo dal 2003, che lo ha realizzato con il contributo della Fondazione CON IL SUD attraverso il bando storico-artistico 2011 in partnership con l’Assessorato alla Cultura e la soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali del mare del Comune di Palermo, il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia, il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, Kursaal Srl, Associazione Lecittàdelmondo – Centro Fiaba e Narrazioni, l’Associazione Gruppo SALI e l’Unione Mediatori Interculturali Professionisti.
Un lavoro di squadra per la creazione di un nuovo soggetto culturale che possa riqualificare la costa palermitana. L’ecomuseo è ospitato dall’Arsenale della Regia Marina (Soprintendenza del Mare) in via dell’Arsenale 142 e nell’ex Deposito Locomotive di Sant’Erasmo (Comune di Palermo) in via Messina Marine.
Lo spazio per sua ragion d’essere è aperto alle proposte del territorio, in una dimensione rigorosamente plurale della cultura. Un vero e proprio “patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio”, nella definizione che da di ecomuseo Hugues De Varine.
In particolare all’interno dell’ex deposito locomotive vi saranno spazi di aggregazione a disposizione di operatori culturali, enti e associazioni che vorranno proporre attività su temi connessi a Mare Memoria Viva; l’ecomuseo proporrà attività didattiche, laboratori, visite guidate e attività culturali per tutte le età.
Inoltre all’interno dell’allestimento, a sottolineare il carattere comunitario del progetto sono presenti alcune installazioni “user-generated”, postazioni dove i visitatori potranno lasciare il proprio contributo narrativo oltre che spazi dove allestire mostre e installazioni temporanee per gli artisti che vorranno partecipare.
I materiali presenti sono tutti stati raccolti nei quartieri della fascia costiera della città, in una dimensione di relazione con gli abitanti e la gente di mare, attraverso attività e incontri in spazi pubblici, ma anche nella ricerca di storie, fotografie, video, ricette, ricordi di chi ha realemnte vissuto quello spazio. Accanto all’interrogazione delle fonti orali, il museo si è arricchito attraverso le foto e i filmati degli archivi del CRICD – Centro Regionale per il Catalogo e la Documentazione, del progetto Mare Negato e di autori e abitanti della città che hanno condiviso il proprio lavoro.
Foto credit: Mobilita Palermo