Piano Casa, si avvicina la fase attuativa

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Una delle articolazioni più importanti del Decreto Casa (Decreto Legge 47/2014 varato a marzo dal Governo Renzi) si avvia alla fase attuativa: un piano di 468 milioni di euro è, infatti, stato varato per il recupero di 16mila alloggi inagibili dell’Iacp, Istituto Autonomo Case Popolari, e dei Comuni.

Il decreto attuativo è stato definito dal ministero delle Infrastrutture e passa ora al vaglio di Regioni e Comuni, prima di ricevere il via libera dalla Conferenza unificata.

L’attuale crisi economica e sociale impone l’adozione di misure urgenti per fronteggiare la grave emergenza abitativa e rilanciare il mercato delle costruzioni.

Il programma di recupero si articola in due filoni: 67,9 milioni di euro per interventi di lieve entità, ovvero lavori di importo fino a 15 mila euro per rendere disponibili in maniera immediata alloggi sfitti con interventi di manutenzione ed efficientamento; e 400 milioni di euro per interventi di ripristino e manutenzione straordinaria fino a 50 mila euro. Rientrano in questo secondo gruppo lavori di efficientamento energetico che portino alla riduzione del 30% dei consumi dell’ultimo biennio, la messa in sicurezza di parti strutturali e l’adeguamento antisismico, la rimozione di materiali nocivi (piombo e amianto), il superamento delle barriere architettoniche, la manutenzione di parti comuni e delle pertinenze, il frazionamento degli alloggi per le diverse esigenze abitative.

Per la ripartizione delle risorse tra le varie Regioni il criterio si baserà su numero di sfratti e numero degli alloggi di risulta da rimettere a nuovo. La quota maggiore di finanziamenti andrà alla Lombardia con 15 milioni per interventi di lieve entità e 70 milioni per i ripristini e le manutenzioni.

A proporre gli interventi saranno gli Istituti autonomi case popolari o altri enti con analoghe funzioni, e i comuni ad alta tensione abitativa.

Compito delle Regioni sarà, invece, quello di verificare l’ammissibilità degli interventi ai finanziamenti e di trasmettere gli elenchi dei lavori approvati al Ministero entro 90 giorni dalla pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale. A lavori avviati sarà ancora responsabilità delle Regioni il monitoraggio dei tempi di realizzazione degli interventi per scongiurare la revoca dei finanziamenti.

Foto credit: fotosderianxo

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