Interventi di miglioramento sismico, anche di singoli elementi strutturali, o interventi di manutenzione straordinaria, che prevedono lavorazioni edili significative nei confronti dell’interazione con la struttura, saranno realizzabili solo dopo la presentazione della scheda sinottica degli interventi a fianco alla richiesta di autorizzazione o di pareri.
La scheda costituirà una sorta di sintesi dell’approccio progettuale e per la sua compilazione non sono previsti aggravi dell’attività tecnica connessa alla presentazione delle istanze. Una volta presentata sarà la Soprintendenza di riferimento a curarne l’archiviazione nella piattaforma “Community Mibac”, uno strumento che permetterà l’aggiornamento delle mappe di rischio dei centri urbani.
“Nell’ambito di una più efficace azione di tutela del patrimonio architettonico, l’elenco sinottico degli interventi di mitigazione riportato nella scheda, può costituire – si legge nella circolare n. 15/2015 del Mibact, come pubblica Casa e Clima – un utile riferimento per valutarne l’integrazione nel progetto, mirando, in tal modo, ad ottenere una progressiva riduzione della vulnerabilità, anche attraverso le opere di manutenzione straordinaria”.
Con l’introduzione di questa scheda il Mibact punta anche alla sensibilizzazione degli enti coinvolti nel rilascio dei permessi e ad una conoscenza approfondita della vulnerabilità del patrimonio architettonico. L’edilizia storica ha, infatti, specifiche vulnerabilità strutturali e i terremoti hanno dimostrato che ogni elemento architettonico, anche secondario, può influenzare la risposta alla sollecitazione sismica.
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