Il quadro normativo in tema di impermeabilizzanti a contatto con acqua potabile
I rivestimenti per impermeabilizzare i serbatoi per l’acqua potabile devono rispettare l’esigenza fondamentale di non alterare le caratteristiche e le proprietà organolettiche del contenuto.
In Europa la qualità dell’acqua destinata al consumo umano è regolamentata da una Direttiva, 98/83/CE conosciuta come DWD (Drinking Water Directive). Essa impone ai singoli stati membri di dotarsi di una apposita legislazione, relativa ai materiali utilizzati nei prodotti a contatto con acqua.
Non essendo attuabile il progetto EAS, di ottenimento di un’unica regolamentazione valida per tutti gli stati membri, ognuno di essi dispone attualmente di una serie di disposizioni nazionali, il cui rispetto spesso rende difficoltosa la libera circolazione delle merci.
In Italia i materiali usati a contatto con acqua destinata al consumo umano sono regolamentati dal DM 174 del 6 aprile 2004, che dopo due anni di proroga dalla data di emanazione è entrato in vigore definitivamente nel luglio del 2007.
La conformità normativa deve essere indicata, obbligatoriamente, sui prodotti immessi sul mercato. Tale norma regolamenta in merito “ai materiali ed oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano”.
Tuttavia molte aziende hanno trovato difficoltoso reperire i materiali rispondenti a quanto imposto dal decreto. Così l’entrata in vigore è stata prorogata (con legge 17 agosto 2005, N°168) al 17 luglio 2007. Il DM 174/2004 interessa molti settori produttivi:
• acqua calda sanitaria (gas, elettrico e solare);
• trattamenti acqua (addolcitori, osmosi inversa);
• industrie alimentari;
• adduzione e trasporto (acquedotti, pompe, condotte);
• componentistica (raccorderie e guarnizioni);
• trattamenti superficiali (verniciature e zincature).
Impermeabilizzare con Tradimalt
A completamento dell’offerta di membrane elasto-cementizie, Tradimalt ha affiancato un nuovo prodotto idoneo al contatto diretto con acqua potabile secondo il D.M. 174/2004.
È, infatti, disponibile sul mercato il Tradielastic A+ B Plus. Si tratta di una malta bicomponente fibrorinforzata a basso modulo elastico ed elevata flessibilità per l’impermeabilizzazione e la protezione da agenti degradanti di sottofondi cementizi orizzontali e verticali.
Il sistema è composto da 2 componenti base predosati:
- una miscela di leganti cementizi, inerti selezionati, additivi e fibre sintetiche;
- e una dispersione acquosa di copolimeri sintetici (il prodotto non contiene solventi).
Miscelando i due componenti si ottiene una malta di facile applicazione sia su superfici orizzontali che verticali, idonea al contatto diretto con acqua potabile, con un’ottima adesione al substrato, che mantiene un’elevata elasticità fino alla temperatura di –15 °C, e impermeabilità all’acqua e agli agenti chimici aggressivi in essa disciolti (cloruri, solfati, anidride carbonica).
Tradielastic Plus è costituito da granelli di sabbia silicea. L’aggregato possiede elevata durezza, scarsa reattività all’attacco acido e soprattutto un basso assorbimento d’acqua. Tale pregio si traduce nella realizzazione di un prodotto facilmente lavorabile anche con modeste quantità d’acqua di impasto, offrendo minori ritiri e superiori caratteristiche meccaniche.
Tutto ciò conferisce una maggiore durabilità del lavoro realizzato. La cura della curva granulometrica consente inoltre di ottenere un ottimo livello di traspirabilità del prodotto indurito.
Salve ho una piattaforma forma di cemento che dovrò mettere sopra dei blocchetti per evitare come sempre che dopo anni risale l’umidità cosa posso passare prima di mettere i blocchetti? GRAZIE