Il Piano nazionale di riforma delle professioni

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Definire in maniera chiara ed esaustiva le competenze dei professionisti tecnici per evitare contenziosi, è questo l’obiettivo principale del Piano nazionale di riforma delle professioni che il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inviato alla Commissione Europea.

Le professioni regolamentate in Italia sono 174, secondo quanto scrive fazi.biz. Per ciascuna di esse il Piano analizza gli obiettivi della regolamentazione, l’adeguatezza delle misure, le criticità. Il vecchio database ne contava 143, tra le nuove 31 ammesse il conduttore di impianti termici, il perito industriale in costruzioni ambiente e territorio, il perito industriale in impiantistica elettrica ed automazione, il perito industriale in meccanica ed efficienza energetica, il perito industriale in prevenzione e igiene ambientale e il tecnico del restauro dei beni culturali.

In primo luogo il Piano evidenzia che spesso la linea di confine delle attività riservate in via esclusiva a una professione o ad un’altra è molto labile e sottile e non mancano la confusione e i contenziosi tra architetti, ingegneri, geometri e periti.

Proprio al fine di definire in maniera inequivocabile le competenze di ciascuna professione si riunirà un tavolo tecnico istituito presso il Ministero della Giustizia, cui parteciperanno Ordini professionali e Governo.

In secondo luogo la Riforma riguarderà la revisione dei percorsi formativi dei professionisti tecnici per un adeguamento delle attività professionali da svolgere, che ediltecnico.it così riporta:

Architetti. Rispetto ai liberi professionisti i dipendenti non hanno l’obbligo dell’esame di Stato e dell’iscrizione all’Albo: il datore di lavoro si assume i rischi per eventuali errori. Ne consegue una situazione di diversità tra Architetti liberi professionisti e dipendenti.

Geometri. Alla professione si accede con specifico diploma di scuola superiore, laurea triennale o diploma universitario, e un tirocinio successivo, dopo il quale le competenze non emergono in modo chiaro: i ruoli possono confondersi con quelli dell’ingegnere e dell’architetto, soprattutto se un geometra si laurea.

Ingegneri. Il piano nazionale vuole adeguare i percorsi formativi all’evoluzione tecnologica che gli ingegneri utilizzano nella pratica del lavoro.

Periti industriali. La professione conta 37 specializzazioni, mentre l’Albo è diviso in 7 sezioni. Per accedervi serve il diploma di maturità specifico o il diploma di laurea e serve l’esame di Stato. In caso di laurea si può essere ammessi a tredici esami di stato. Il piano nazionale vuole semplificare accorpando le diverse specialità per aree tematiche similari.

Foto credit: Nicolò Lazzati

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