Piste ciclabili e mobilità sostenibile: 35 milioni in arrivo

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35 milioni di euro, è questa la cifra che stanzia la bozza di decreto che attuerà le misure sulla mobilità sostenibile introdotte dal Collegato Ambientale, per piste ciclabili e programmi di trasporto sostenibile.

Il programma prevede una sperimentazione nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, basato su piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bikesharing e rende quindi necessaria la realizzazione di piste ciclabili e percorsi protetti per gli spostamenti, l’educazione e sicurezza stradale, la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro.

Destinatarie dei fondi messi a disposizione saranno le città con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, ad esclusione di quelle che non rispettano gli obblighi di comunicazione in materia di qualità dell’aria. Ogni Comune potrà presentare un solo progetto e avrà a disposizione tre mesi per l’invio dalla pubblicazione ufficiale del bando. Dopodichè nei successivi 60 giorni il Ministero dell’Ambiente ripartirà le risorse con un proprio decreto, coprendo per ciascun progetto idoneo tra il 60% e l’80% dei costi totali ammissibili, fino ad un massimo di 1 milione per i comuni singoli e di 3 milioni per quelli aggregati.

Tra gli interventi che saranno ammessi, secondo quanto ancitipa ediltecnico.it:

realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva a basse emissioni (piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, infomobilità);
realizzazione e adeguamento di percorsi protetti per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro a piedi e in bicicletta, tra cui le corsie ciclabili e le zone 30 (strade con limite di velocità a 30 chilometri orari);
realizzazione di programmi di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica; realizzazione di programmi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici, delle università e delle sedi di lavoro.

La filosofia del provvedimento è anche didattica” ha dichiarato a ilfattoquotidiano.it l’onorevole Alessandro Bratti, relatore del provvedimento – in un periodo un cui i bambini sono abituati a essere portati a scuola in macchina, si può insegnare loro che si può andare a scuola in bici o a piedi senza avere paura. Il provvedimento dovrebbe andare in aula il 3 ottobre ed essere licenziato entro metà ottobre, per poi passare al Senato. Trattandosi di un collegato alla legge di stabilità, i tempi non possono essere lunghi”, ha concluso Bratti. “Se tutto va bene, ai primi di gennaio dovremmo avere i primi bandi”.

Foto credit: Lorenzo

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