In vigore in Sicilia il Testo Unico dell’Edilizia, in ritardo di 15 anni

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È in vigore in Sicilia il testo Unico dell’Edilizia. La norma, che recepisce il DPR 380 del 2001 è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione il 19 agosto ed è già effettiva.

Il testo, che è stato approvato lo scorso 2 agosto dall’Assemblea Regionale Siciliana con 60 voti favorevoli e uno contrario, non comprende la sanatoria per gli abusi edilizi commessi tra il 1976 e il 1985 entro 150 metri dalla costa, ma apporta molte novità per l’edilizia siciliana. Tra i tanti cambiamenti introdotti dai 30 articoli del Testo Unico dell’Edilizia, per esempio, l’obbligo per gli enti locali siciliani di adottare gli stessi strumenti urbanistici utilizzati nel resto del Paese.

“Oggi abbiamo approvato una legge importantissima per la Sicilia che prevede lo snellimento amministrativo e garantisce certezza nell’iter procedurale a tutti i cittadini. Una norma che certamente influirà positivamente su un settore importante per l’economia dell’isola qual è quello dell’edilizi” ha detto la presidente della Commissione Territorio ed Ambiente dell’Ars Mariella Maggio, secondo quanto pubblica il Giornale di Sicilia.

“Dopo 15 anni la Regione siciliana recepisce, in maniera dinamica, il Testo unico dell’Edilizia che nel 2001 ha innovato in maniera evoluta e incentivante le norme in materia: finalmente anche la Sicilia entra a fare parte dell’Italia nel campo delle costruzioni. Non possiamo che essere soddisfatti”. È il commento di Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, pubblicato da Repubblica.it.

Un grave ritardo – ha aggiunto Cutrone, secondo Repubblicache deve fare riflettere sull’urgenza di rivedere lo Statuto regionale affinchè nel recepire le leggi nazionali l’Autonomia da freno dello sviluppo possa diventare una rapida opportunità di agganciare la ripresa e superare l’arretratezza economica e sociale dell’Isola. Adesso spetta a tutte le pubbliche amministrazioni applicare nella maniera più celere e coerente possibile le nuove norme, affinchè il settore possa godere quanto prima dei tanti benefici vigenti nel resto d’Italia e finora negati alle imprese siciliane. Un gap di concorrenza che era diventato intollerabile e insostenibile“.

Foto credit: Allie_Caulfield

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