Parte giovedì 8 settembre da Milano il programma di seminari per comprendere le attività di programmazione e progettazione degli interventi per contrastare il rischio idrogeologico che girerà l’Italia in 21 tappe.
A organizzarlo la Struttura di Missione #Italiasicura e le regioni, il Consiglio Nazionale dei Geologi, la Rete Professioni Tecniche e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con l’obiettivo di coinvolgere i professionisti e i tecnici della pubblica amministrazione per un approfondimento e un confronto sulle “Linee Guida” presentate a giugno 2016.
Alla base delle Linee Guida e del tour di incontri in partenza, il principio che senza la collaborazione dei territori, la polifunzionalità degli interventi e l’integrazione delle diverse strategie di mitigazione del rischio è difficile ottenere buoni risultati nell’ottica della prevenzione.
Contestualmente al piano informativo si muove anche quello operativo, quanto mai urgente vista la situazione del Paese: saranno, infatti, presto disponibili i 100 milioni di euro per finanziare i progetti di mitigazione del rischio immediatamente cantierabili.
Secondo quanto pubblica edilportale.com è stato registrato dalla Corte dei Conti il Decreto che regola il fondo di progettazione degli interventi. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale partirà la selezione dei progetti da finanziare.
Sarà data priorità agli interventi già inseriti nel piano di stralcio delle aree metropolitane e agli interventi integrati di mitigazione del rischio idrogeologico e recupero degli ecosistemi.
I finanziamenti saranno finalizzati alla redazione del progetto esecutivo previsto per l’avvio delle procedure di affidamento dei lavori. Non saranno ammessi gli incarichi di progettazione già conferiti e le spese per rilievi e indagini appaltanti anteriormente alla data di assegnazione dei fondi.
Per stabilire l’importo del finanziamento si terrà conto del tipo di intervento da progettare e realizzare (difesa idraulica, difesa costiera, difesa da valanghe), del costo delle opere e del livello della progettazione. Indispensabili al finanziamento saranno le relazioni redatte durante lo studio preliminare, le fotografie dell’ubicazione e la natura del dissesto, la stima dei lavori necessari, il quadro economico preliminare e il cronoprogramma delle attività necessarie dalla progettazione al collaudo.
Foto credit: Città di Parma