Sono stati resi noti i vincitori del concorso lanciato dal Ministero dei Beni culturali insieme al Consiglio nazionale degli architetti per la realizzazione di interventi in dieci periferie urbane.
L’iniziativa voleva promuovere tra i giovani progettisti l’opportunità di presentare proposte ideative su alcune aree periferiche, caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.
Hanno partecipato 220 progetti che la giuria, presieduta da Simone Gheduzzi, ha selezionato in base a criteri prioritari che riguardavano in particolare gli aspetti compositivi e formali della proposta, intesi come qualità, innovazione e rapporto con il contesto urbano, le sue caratteristiche funzionali, quali la capacità di riuso o rifunzionalizzazione e le prestazioni dei servizi, le specificità tecnologiche legate alla sostenibilità sociale, economica ed ambientale e la sicurezza, e in ultimo, la capacità di valorizzare l’area, ovvero gli effetti virtuosi previsti su scala urbana.
Ad aggiudicarsi il premio di 10mila euro sono:
• per Aprilia (LT), il progetto per il quartiere Toscanini del gruppo guidato da Margherita Manfra, con Grant Giuseppe, Mohiti Asli Nasrin, Pantaleoni Roberto, Ragazzo Stefano, Chimienti Antonio, Cioccetti Giorgia, Cocci Samuele, Mariani Chiara e Pallotta Simone.
• per Reggio Calabria, il progetto di riqualificazione dei rioni Trabocchetto e Sant’Anna del gruppo guidato da Cristina Brunelli, con Pigliautile Marta, Cavalaglio Costanza, Biondi Lorenzo, Garinei Alberto e Marconi Marcello.
• per Corato (BA) interverrà sull’area “Case minime” nel rione Belvedere il gruppo guidato da Mariangela De Napoli, con Giardino Francesco, De Gennaro Annapaola e De Napoli Francesca.
• per Ruvo di Puglia (BA), si è aggiudicato il premio il progetto per l’ex Convento in rione Cappuccini del gruppo guidato da Cristiana Vannini, con Naimoli Francesco, Ferrari Federica Annamaria, Spaltini Alessandra, Auricchio Gaetano e Yahfoufi Mirna.
• per Santu Lussurgiu (OR), l’area ex Colleggio Carta-Meloni sarà rivalutata dal gruppo guidato da Silvia Lai, con Mastinu Miriam, Onni Giuseppe, Bartocci Samanta, Valentino Michele e Cannaos Cristian.
• per Sassari e il suo quartiere Latte Dolce, il gruppo vincitore è quello guidato da Paolo Marras con Marras Carlo Antonio, Sechi Stefano e Deriu Silvia.
• per Marsala (TP), l’intervento nel Parco della Salinella sarà curato dal gruppo guidato da Danilo Capasso, con Borrelli Francesca e Prevedini Paolo.
• per Palermo e la sua Cittadella dello sport all’interno del quartiere Zen, è stato scelto il progetto del gruppo di Sergio Luzio, con Barbaro Salvatore, Tuttolomondo Valeria e Nogara Giuseppa Marianna.
• per Verona è vincitore il progettista Luca Vandini, con Leonardo Tedeschi come collaboratore, che rivaluterà il quartiere Praissola.
“Sul tema delle periferie urbane – ha detto Federica Galloni, direttore generale del ministero dei Beni culturali, secondo quanto pubblica ilSole24Ore – non basta più elencare parole chiave, quali giovani, terzo settore, contemporaneità perché è arrivato il momento di renderle concrete, di fare in modo che interagiscano con il territorio e diano efficace risposta alle tante richieste. Il concorso è stato ideato e realizzato proprio in questo senso, risponde a una visione concreta della Direzione che parte dal territorio e indaga la necessità di coniugare l’architettura con l’esigenza di una migliore qualità dell’ambiente edificato e quindi della vita delle persone”.
“Questa iniziativa rappresenta in maniera emblematica la possibilità di svolgere concorsi in tempi brevi grazie anche all’utilizzo delle procedure telematiche, garanzia anche di trasparenza e terzietà – è invece il commento di Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, pubblicato in un comunicato dello stesso Consiglio – Per quanto riguarda il contenuto del concorso esso corrisponde all’idea di una architettura che si sta riappropriando sempre più della sua funzione civile, confermando come gli architetti italiani siano indispensabili per migliorare le periferie, incidendo, di fatto, sulla marginalità sociale, per risolvere i problemi della condizione del patrimonio edilizio del Paese ed in grado, con la loro professionalità, di innovare i modelli e le tecniche dell’abitare, promuovendo una nuova consapevolezza verso la sostenibilità ecologica ed economica”.
Adesso che i progetti vincitori sono stati individuati, passeranno ai Comuni, i cui sindaci hanno assunto l’impegno di affidare ai vincitori gli approfondimenti progettuali, così che si possa procedere allo sviluppo e alla realizzazione degli interventi.
Foto credit: Giulio Gigante