Elezioni 2018: il manifesto programmatico della Fondazione Inarcassa da sottoporre ai partiti

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Domenica si andrà a votare, e come sempre, il rinnovo del Parlamento è una questione molto seria.

Si è parlato in questa campagna elettorale, un po’ da tutte le parti politiche, della necessità di azioni concrete che promuovano e tutelino la libera professione. In particolar modo quella di architetti e ingegneri.

Per questo Fondazione Inarcassa, l’associazione che riunisce liberi professionisti, architetti e ingegneri, ha stilato un manifesto programmatico rivolto a tutte le forze in campo con una serie di proposte, indicazioni e idee.

È un appello per la difesa del nostro Paese, e non solo della categoria. Nel manifesto, si legge sul sito della Fondazione, si evidenziano quattro interventi necessari: 

  • un piano nazionale per la tutela e la sicurezza del territorio;
  • equo compenso, completare l’iter con provvedimenti attuativi;
  • doppio lavoro, una norma chiara e precisa per evitare le “porte girevoli”;
  • un codice appalti più semplice ed efficace.

Il primo punto è una vera e propria presa di posizione in difesa dell’Italia.

Prevenzione antisismica e idrogeologica, tutela del nostro patrimonio artistico, storico e culturale. Sono queste le uniche strade percorribili per lasciare alle generazioni future un’Italia che sia storia e bellezza, ma anche sicurezza e solidità.

“L’Italia – spiega il Presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo – è il primo Paese per siti Unesco al mondo. Con un patrimonio culturale, storico, artistico, ambientale e paesaggistico che non ha eguali. Ma è un Paese tanto straordinario, quanto fragile. Non è più rinviabile, dunque, un piano nazionale per la tutela e la sicurezza del territorio. Mai più tragedie in occasione di terremoti o alluvioni”

Inoltre, è necessario potenziare i provvedimenti adottati a tutela delle libere professioni, a cominciare dal principio dell’equo compenso nei rapporti con i contraenti forti introdotto nell’ultima legge di bilancio.

“La riduzione dei compensi, cui è inevitabilmente conseguito un impoverimento della qualità professionale – dice il Presidente Comodo – ha avuto l’unico effetto di rendere meno sicure le nostre infrastrutture cittadine e di esporre la popolazione a gravi rischi”.

Un’altro problema serie è quello del cosiddetto “doppio lavoro”: è necessaria una norma chiara che vieti ai pubblici dipendenti qualsiasi attività di libera professione in potenziale conflitto con il proprio lavoro dipendente.

“Non è più ammissibile – sottolinea ancora Comodo – che i dipendenti della Pubblica Amministrazione, siano essi in formula full time o part time, possano svolgere un secondo lavoro soprattutto nel medesimo ambito operativo del primo, spesso a discapito di quello principale e, ancor più di frequente, in palesi situazioni di conflitto di interessi”.

L’ultimo punto del manifesto punta a risolvere le crepe manifestate dalla riforma del Codice Appalti del 2016: è importante che si migliori la normativa in merito ai concorsi di progettazione

“Durante la fase iniziale del concorso – dice il Presidente di Fondazione Inarcassa – non dovrebbe essere richiesta la presentazione di specifici requisiti, che dovrebbero essere dimostrati solo nella fase successiva del progetto preliminare. In tal modo l’accesso ai concorsi sarebbe più fluido e creerebbe maggiore competitività nel mondo degli appalti”.

 

Foto Credits: annca/1175

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