La Sicilia ha adottato i bandi tipo per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e per i concorsi di progettazione e di idee.
La delibera regionale approvata stabilisce che se la progettazione riguarda lavori di particolare interesse architettonico, le Stazioni appaltanti, oltre a ricorrere alle professionalità interne, possono bandire concorsi di diversi tipi.
Per i servizi di architettura e ingegneria di importo inferiore a 40mila euro si potrà ricorrere ad affidamento diretto, per quelli di importo compreso tra 40mila e 100mila euro sarà ammessa la procedura negoziata, e per quelli di importo superiore ai 100mila euro sarà prevista una procedura aperta o ristretta.
Per evitare sovrapposizioni tra procedure simili la Regione ha redatto tre modelli costituiti dallo schema del disciplinare di gara da utilizzare, a seconda della procedura, nei concorsi di progettazione e di idee.
Per i servizi di architettura e ingegneria sono stati elaborati nove modelli, da utilizzare come schema di avviso esplorativo o lettera di invito in base agli importi delle gare.
La delibera contiene anche le linee guida per l’utilizzo dei bandi tipo e la gestione delle gare.
I bandi tipo ridurranno al minimo il peso dei requisiti “quantitativi” da richiedere ai concorrenti per partecipare ad una gara di progettazione, come il fatturato o il numero di dipendenti della struttura professionale, con requisiti alternativi quale il semplice possesso di una polizza assicurativa. Si apre quindi in Sicilia l’accesso ai lavori pubblici per gli studi professionali medio-piccoli, che in Italia sono più del 90%.
“Centralità del progetto, apertura del mercato, snellimento delle procedure e trasparenza negli affidamenti. Sono questi i principi che hanno ispirato la Regione Siciliana a varare i propri bandi tipo per bandire i concorsi di progettazione e per affidare servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti, che recepiscono gran parte dei contenuti della guida ai bandi già redatta e pubblicata, da tempo, dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc)” è il commento del CNAPPC alla delibera appena approvata.
“Esprimiamo il nostro compiacimento – afferma il Presidente del Consiglio Nazionale, Giuseppe Cappochin – auspicando che dopo la Sicilia altre regioni fissino regole certe per affidare servizi di architettura e ingegneria, rilanciando i concorsi a due gradi quale migliore strumento per promuovere architettura di qualità”.
“Cogliamo questa azione – conclude Cappochin – quale chiaro segno di inversione di tendenza di quella politica al momento tesa a centralizzare la progettazione presso la pubblica amministrazione, soffocando di fatto il mercato della libera professione, già in crescente sofferenza negli ultimi lustri. Il nostro auspicio è che, adesso, non solo la Regione Siciliana ma anche il Governo nazionale trasformino quella centrale presso la pubblica amministrazione – che rischia di statalizzare la progettazione, mortificando il libero mercato – in una cabina di regia per la programmazione, supportata da un efficiente fondo di rotazione finalizzato a finanziare ed a rilanciare l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti, assegnando contestualmente ai pubblici dipendenti un ruolo centrale nella programmazione e nel controllo dell’intero processo per l’esecuzione delle nostre opere pubbliche”.