7.915 Comuni realizzeranno a breve i progetti di efficientemente energetico e di sviluppo territoriale sostenibile grazie ai 500 milioni di euro stanziati dal Decreto Crescita.
È in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, infatti, il provvedimento che disciplina le modalità di attuazione della misura a sostegno dei Comuni prevista dalla norma Fraccaro, ovvero dall’articolo 30 del Decreto Crescita (DL 34/2019 convertito nella Legge 58/2019).
Il Decreto contiene per ciascuna opera pubblica, a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli interventi ammissibili e, per ciascuno di essi, le tipologie di interventi realizzabili.
Ad esempio, sono ammessi gli interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, come:
– sostituzione dell’illuminazione interna ed esterna con sistemi più efficienti;
– installazione di un nuovo impianto con apparecchi illuminanti a Tecnologia Led;
– miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio;
– sostituzione di infissi e pannelli vetrati con altri a minor dispersione termica e introduzione di schermature.
Tra gli interventi di mobilità sostenibile sono previsti, invece:
– installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici;
– interventi di collocamento di stazioni di ricarica elettrica per veicoli elettrici tipo Hypercharger;
– servizi per la ciclomobilità e pedonalità, compresa la micromobilità in sperimentazione, ad esempio bike sharing e altre forme di noleggio e sharing;
sistemi di semaforistica intelligente.
Il DM 14 maggio 2019 ha assegnato a 7.915 Comuni italiani i 500 milioni di euro previsti.
Con questa assegnazione si potranno finanziare una o più opere pubbliche, purché non abbiano ottenuto un finanziamento pubblico precedente e siano aggiuntive rispetto a quelle già programmate sulla base degli stanziamenti contenuti nel bilancio di previsione 2019.
Il contributo erogabile a ciascun Comune sarà pari alla spesa effettivamente sostenuta e non superiore all’importo stabilito nel decreto di assegnazione. Nel caso in cui il costo dell’intervento sia superiore all’importo determinato dal decreto di assegnazione, è a carico del Comune la copertura della parte di costo eccedente.
Foto credit: SALVATORE MONETTI