Efficienza energetica: arriva il “livello di prontezza degli edifici”

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livello di prontezza edifici

Il livello di prontezza dell’edifico all’utilizzo di tecnologie smart si sommerà agli indicatori per la misurazione della prestazione energetica degli edifici. La novità sarà introdotta dalle nuove norme sull’efficienza energetica, che punteranno su domotica e tecnologie intelligenti per ottenere un parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050.

Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha dato il via libera preliminare alla bozza di decreto sull’efficienza energetica degli edifici, che recepisce nell’ordinamento italiano la Direttiva 2018/844/UE sull’efficienza energetica secondo le linee guida predisposte dalla Legge di delegazione europea 2018. La norma mira a razionalizzare le disposizioni delle precedenti direttive sulla prestazione energetica in edilizia, che non hanno dato i risultati sperati.

Nel decreto è prevista l’introduzione dell’indicatore del livello di prontezza all’utilizzo delle tecnologie smart, ovvero la predisposizione all’installazione di impianti demotici e tecnologie innovative.

Il decreto prevede poi l’aggiornamento delle metodologie di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica degli edifici, che dovranno tenere conto dell’obbligo di installazione di infrastrutture per la mobilità elettrica e di sostituzione degli impianti tecnici.

Di conseguenza saranno quindi modificati anche i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza dei certificatori energetici, cioè gli esperti a cui affidare l’attestazione della prestazione energetica degli edifici.

Obiettivo del decreto è l’accelerazione della ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti. Il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima dovrà includere una strategia di lungo termine per sostenere la ristrutturazione del parco nazionale degli edifici residenziali e non residenziali, pubblici e privati. Obiettivo è di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica, ma anche trasformare gli edifici esistenti in edifici ad energia quasi zero in maniera conveniente ed efficace in termini di costi.

Per le ristrutturazioni importanti degli edifici è previsto l’inserimento di tecnologie informatiche e intelligenti, impianti domotici e colonnine di ricarica per le auto elettriche. La diffusione delle colonnine deve essere proporzionata alle esigenze e alle condizioni della zona e tenere conto degli eventuali iter autorizzativi da semplificare.

Il decreto prevede l’esclusione dagli obblighi degli edifici tutelati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, nel caso in cui l’adeguamento ai nuovi obblighi implichi alterazioni sostanziali e non compatibili con il vincolo cui sono sottoposti, e gli edifici in cui non è prevista l’installazione di sistemi di climatizzazione, che sono quindi ininfluenti dal punto di vista della prestazione energetica (box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi e strutture stagionali).

Foto credit: andreas160578

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