Lezioni di Tradimalt: impariamo ad applicare bene lo stucco

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I minipack di Tradimalt sono la soluzione ideale per chi deve risolvere piccole e specifiche questioni tecniche. Oltre che ai professionisti sono, dunque, indicati anche per chi è appassionato di fai da te. Ci sono, infatti, tanti piccoli lavori che ognuno di noi può tranquillamente fare in autonomia per manutenere la propria abitazione.

Una di queste attività, per esempio, è quella di stuccare fori e piccole crepe, creatisi col tempo sulle pareti. Lo stucco, infatti, è un composto a base di cemento, gesso e resine, che può essere in pasta o in polvere. A seconda della sua composizione può servire a rasare, riempire o ricostruire.

Per applicarlo nel modo corretto servono:

  • Stucco in polvere o in pasta
  • Una ciotolina.
  • Spatola flessibile, con lama piccola o grande a seconda della superficie da trattare.
  • Frattone per rasatura (all’occorrenza)
  • Carta abrasiva.
  • Nastro adesivo per crepe.

Azioni preliminari

Prima di applicare lo stucco, bisogna sempre pulire e asciugare il muro per togliere ogni traccia di polvere. L’intonaco deve essere in buono stato. Qualora ci fossero dei distacchi, occorre rimuoverli in modo che il prodotto faccia una buona presa sulla superficie.

Se si interviene su una crepa, prima di procedere alla stuccatura, con un raschietto o con una punta d’acciaio bisogna ripulirne i margini per eliminare le porzioni di intonaco rovinato. Dopo averlo fatto la fessura dovrà essere più profonda e più larga di qualche millimetro rispetto allo stato iniziale.

Se si interviene su un buco, tipo quello di un vecchio chiodo, o su una crepa di dimensioni ridotte lo stucco da muro sarà già di per sé risolutivo. Non va fatto nessun trattamento preventivo.

Se si usa uno stucco in polvere, come il nostro a base di gesso alabastrino, la polvere andrà mescolata con acqua in porzione variabile dal 20 al 50%, in base al tipo e all’assorbimento del supporto. L’equilibrio ottimale si raggiunge quando sulla superficie trattata si forma una patina opalescente.

Lo stucco in pasta, invece, è già pronto all’uso, ma può essere diluito con acqua nel caso il supporto su cui andrà applicato lo richiedesse.

Come agire

La pasta si applica in più punti lungo la fessura e la si fa penetrare, con l’aiuto di una spatola stretta e flessibile, con movimenti trasversali rispetto alla crepa.

Una volta che lo stucco si sarà essiccato, bisognerà pareggiare lo spessore con carta abrasiva fine. È importante ripetere l’operazione fino a quando la riparazione risulterà quasi invisibile.

Se la riparazione è di piccola entità lo stucco Tradimalt essicca già dopo 2-3 ore, ma se si tratta di una crepa profonda possono essere necessarie anche 9 ore. Durante la posa, inoltre, lo stucco potrebbe apparire di colore diverso rispetto all’intonaco, ma è un effetto che si attenua con l’asciugatura.

Se la crepa, però, avesse una larghezza superiore ai 5 millimetri, sarebbe meglio utilizzare, per i muri interni, una malta a base di calce. In quel caso, però, dopo aver allargato la crepa con uno scalpello piatto e dopo aver eliminato i residui di muratura, bisognerà bagnare la porzione di muro e applicare la malta sempre con una spatola. Serviranno, in quel caso, più strati per raggiungere il livello dell’intonaco.

Accortezze

Bisogna tenere a mente che lo stucco in pasta tende a ritirarsi di più di quello in polvere, ovvero riduce il suo spessore una volta asciutto. Questo è dovuto all’evaporazione dell’acqua contenuta nel composto. In questo caso, mentre lo stucco sta essiccando conviene, con un pennello, bagnare più volte lo strato più esterno per evitare la formazione di venature che possono compromettere la riparazione.

Se la fessura o la crepa da riempire è ampia e profonda, andrebbe applicata una striscia di nastro adesivo copri crepe di procedere con la stuccatura.

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