Un’Italia a due velocità: la fotografia di Ecosistema Urbano 2020

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Un’Italia a due velocità: una dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla restituzione di vie e piazze ai cittadini, alla crescita degli spazi naturali; l’altra statica, con un andamento troppo “lento” nelle performance ambientali delle metropoli soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica.

Ecco l’Italia fotografata da Ecosistema Urbano 2020, il report annuale sulle performances ambientali dei capoluoghi italiani redatto da Legambiente con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.

Ecosistema Urbano 2020: la classifica e le best practices

Trento, Mantova, Pordenone, Bolzano e Reggio Emilia sono in vetta alla classifica del report, che naturalmente si basa su dati precedenti all’arrivo della pandemia di Coronavirus. A chiudere la graduatoria sono, invece, Pescara, Palermo e Vibo Valentia.

17 sono invece le best practices premiate: esperienze virtuose che meritano di essere replicate sul territorio nazionale. Tra queste: la Ciclopolitana di Cosenza, una rete ciclabile lunga più di 30 km che sarà ultimata entro fine anno; il complesso residenziale NzeB di San Giusto a Prato, un mix di alta efficienza energetica con bassi costi di costruzione, pensato per il fabbisogno di famiglie in difficoltà economiche; la rete di piste ciclabili integrate ai mezzi di trasporto pubblico e ferroviario di Benevento, per il miglioramento della mobilità urbana e lo sviluppo turistico.

Nota interessante dello studio è che la propensione al cambiamento caratterizza anche città che non sempre occupano posti di vertice in graduatoria: è l’esempio di Ferrara, con Pordenone e Mantova, per la gestione dei rifiuti; ma anche di Treviso che depura tutti i suoi reflui come Bolzano e contiene lo spreco di acqua come Pordenone e Trento; o di Mantova e Reggio Emilia, che mettono al centro del proprio agire l’aumento dello spazio urbano dedicato alle bici.

Treviso vista da DEZALB su Pixabay

Legambiente: “le città siano il fulcro della ripartenza post Covid”

“L’Europa – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, in un comunicato – ha destinato al nostro Paese 209 miliardi di euro, una cifra molto importante che non potrà non riguardare le aree urbane, utili anche per il raggiungimento degli obiettivi Onu sullo sviluppo sostenibile al 2030. È qui infatti che si gioca una partita fondamentale per fronteggiare le tre crisi attuali – l’emergenza sanitaria, economica e climatica – e per vincere la sfida della modernizzazione del Paese”.

“I dati contenuti in questa edizione di Ecosistema Urbano, relativi al 2019 e quindi ad una situazione pre-pandemia, ne sono la testimonianza più evidente. L’Italia non può mancare questa occasione irripetibile per rendere le nostre città più moderne, sostenibili e sicure. Dopo decenni di discussioni, analisi dei problemi e definizione della loro soluzione (come abbiamo fatto con questo rapporto annuale), ora abbiamo la possibilità di risolverne una gran parte grazie alle risorse europee. Le soluzioni da adottare le ritroviamo a macchia di leopardo in diversi capoluoghi di provincia. Noi col Rapporto Ecosistema Urbano le raccontiamo annualmente per rendere merito agli amministratori più smart e coraggiosi e farle copiare da quelli meno innovativi e temerari, perché le buone idee non hanno copyright”.

“Con Ecosistema Urbano – spiega Mirko Laurenti, responsabile Ecosistema Urbano – vogliamo dare un contributo alla riflessione globale sul futuro delle città, partendo dalle esperienze positive, da chi è riuscito negli anni a realizzare significative azioni e cambiamenti in chiave green. Nel nostro Paese la sfida, ora, deve essere quella di pianificare gli interventi dandogli continuità. Copiare dalle altre città europee. Far sì che il Governo istituisca finalmente una cabina di regia per le città e, utilizzando con criterio il Recovery Fund europeo, sostenga e spinga i sindaci affinché imbocchino con decisione la strada della sostenibilità, dando gambe a quei progetti che rappresentano l’unica via per stare al passo con l’Europa e il resto del mondo, guardando con fiducia a un futuro più sostenibile, condiviso, salubre. I cittadini delle nostre città, in gran parte, lo chiedono con forza”.

Foto credit: Markus Marcinek

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