Ursula von der Leyen nel discorso sullo stato dell’Unione 2020 ha annunciato la progettazione del Nuovo Bauhaus europeo: un progetto ambientale, economico e culturale che mira a combinare design, sostenibilità, accessibilità, anche sotto il profilo economico, e investimenti per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo.
Beautiful, sustainable, together, questi i valori fondamentali: nel mondo flagellato dalla pandemia che ha capito l’importanza dell’ambiente, la svolta green del Vecchio Continente muove le mosse dalla cultura.
Bauhaus ieri e oggi
Fondato a Weimar nel 1919 da Walter Gropius e un gruppo di amici, questo movimento per l’architettura, l’arte e il design assunse rapidamente una dimensione internazionale. Da oltre un secolo plasma il pensiero creativo, il design dei mobili e i paesaggi urbani in tutto il mondo. Combinando arte e praticità, l’ingegnosa avanguardia del Bauhaus ha inciso concretamente sulla transizione sociale ed economica verso la società industriale del XX secolo.
Un secolo dopo ci troviamo ad affrontare nuove sfide globali – si legge nell’editoriale della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – i cambiamenti climatici, l’inquinamento, la digitalizzazione e un’esplosione demografica che secondo le previsioni farà aumentare la popolazione mondiale fino a 10 miliardi di persone entro la metà del secolo. Questi sviluppi vanno di pari passo con una crescita economica apparentemente illimitata a scapito del nostro benessere, del nostro pianeta e delle nostre limitate risorse naturali.
Un nuovo movimento Bauhaus europeo nasce quindi come una piattaforma collaborativa del design e della creatività, in cui architetti, artisti, studenti, scienziati, ingegneri, designer e chiunque desideri contribuire possano realizzare questa visione. Il nuovo Bauhaus europeo sarà la forza trainante per connotare il Green Deal europeo in maniera innovativa e antropocentrica, rendendolo più attraente. Sarà un movimento basato sulla sostenibilità, l’inclusività e l’estetica, mirante ad avvicinare il Green Deal europeo ai cittadini e porre al centro della vita quotidiana il riciclaggio, le energie rinnovabili e la biodiversità.
I commenti
“Il Nuovo Bauhaus europeo – ha dichiarato Ursula von der Leyen – è un progetto di speranza per esplorare come vivere meglio insieme dopo la pandemia. Si tratta di conciliare la sostenibilità con lo stile per avvicinare il Green Deal europeo alla gente, ai loro pensieri, alla loro casa. Per riuscire il Nuovo Bauhaus europeo abbiamo bisogno di tutte le menti creative: designer, artisti, scienziati, architetti e cittadini”.
“Con il Nuovo Bauhaus europeo – ha aggiunto Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani – vogliamo sviluppare un quadro innovativo per sostenere, agevolare e accelerare la trasformazione verde combinando sostenibilità ed estetica. Se formiamo noi stessi un ponte tra il mondo dell’arte e della cultura e il mondo della scienza e della tecnologia, riusciremo a coinvolgere la società intera: i nostri artisti, studenti, architetti, ingegneri, il mondo accademico, gli innovatori; daremo il via a un cambiamento sistemico”.
Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme, ha osservato: “il Nuovo Bauhaus europeo riguarda il nostro modo di vivere insieme, i valori, gli spazi comuni di lavoro e di svago, le nostre esperienze collettive e personali. È un progetto per tutte le regioni e i territori d’Europa. Nella misura in cui promuove soluzioni accessibili, contribuirà alla coesione sociale e alla soluzione dei problemi abitativi”.
“Se davvero vogliamo apportare un cambiamento nella realtà che ci circonda per vivere insieme meglio e in modo sostenibile, dobbiamo pensare come il Nuovo Bauhaus europeo possa collegare la generazione di nuove idee con l’esecuzione sul posto, nei luoghi prescelti. La riflessione è lanciata nella Commissione su come mobilitare gli strumenti che abbiamo per avviare una prima serie concreta di azioni sul Nuovo Bauhaus europeo” – ha concluso Ferreira.
I prossimi passi
Sul sito web dedicato, artisti, designer, ingegneri, scienziati, imprenditori, architetti, studenti e chiunque sia interessato possono mettere in comune esempi di iniziative stimolanti per il Nuovo Bauhaus europeo, idee su come configurarlo e sui futuri sviluppi, e anche le difficoltà, i dubbi, le sfide.
Nell’ottica di un processo innovativo di coprogettazione, le organizzazioni che desiderano rafforzare il proprio impegno possono diventare ‘partner del Nuovo Bauhaus europeo’ rispondendo all’invito sul sito web. Nei prossimi mesi la Commissione assegnerà premi agli esempi proposti che rappresentano l’integrazione dei valori fondamentali dell’iniziativa e che possono animare il dibattito sui luoghi in cui viviamo e la loro trasformazione.
I prossimi due anni vedranno nascere i cinque progetti iniziali del Bauhaus europeo in diversi paesi della nostra Unione. Tutti saranno improntati alla sostenibilità, ciascuno con una sfumatura diversa: i loro temi spazieranno dai materiali da costruzione naturali all’efficienza energetica, dalla demografia alla mobilità orientata al futuro o all’innovazione digitale efficiente sotto il profilo delle risorse, ma sempre in combinazione con la cultura e l’arte. Questi laboratori creativi e sperimentali, autentici punti di attracco per le industrie europee, costituiranno il punto di partenza di una rete europea e mondiale che – al di là dei singoli Bauhaus – punterà a massimizzare l’impatto economico, ecologico e sociale.
L’auspicio è che il Nuovo Bauhaus europeo lanci un movimento creativo e interdisciplinare che sviluppi norme estetiche e funzionali, in sintonia con le tecnologie di punta, l’ambiente e il clima. Se riusciremo a combinare la sostenibilità con il design di eccellenza, il Green Deal europeo riceverà un impulso formidabile, anche al di là delle nostre frontiere. L’obiettivo è stimolare il dibattito su nuovi metodi di costruzione e nuovi moduli di progettazione. Il nuovo Bauhaus europeo deve sperimentare e fornire risposte pratiche alla grande questione sociale del futuro: come immaginare per noi europei una vita moderna in sintonia con la natura?