FILI, il progetto per ricucire l’area metropolitana di Milano

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La stazione Cadorna tra i progetti di FILI
Credit foto: Regione Lombardia

Un disegno di rigenerazione ambizioso che riqualificherà il capoluogo lombardo per le Olimpiadi 2026.

FILI è un imponente piano di rinascita urbana pensato per migliorare l’asse Milano-Malpensa, corridoio per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Il progetto interverrà infatti su quattro snodi principali: le stazioni di Cadorna, Bovisa, Saronno e Busto Arsizio.

L’obiettivo è quello di riavvicinare i diversi poli della città e delle zone limitrofe attraverso interventi di connessione e rigenerazione, tutti condotti all’insegna dei valori dell’inclusività urbana, della sostenibilità ambientale e dell’evoluzione tecnologica.

Qualche numero alla mano

FILI coinvolgerà un’area pari a quasi due milioni di mq del territorio lombardo ed è attualmente uno dei più grandi progetti in Europa per rigenerazione urbana ed extraurbana.

ll maxi-progetto include diversi interventi, nello specifico:

  • la creazione di una ciclovia di 72,7 km, che collegherà la stazione di Cadorna all’aeroporto di Malpensa;
  • la realizzazione di una foresta sintetica pensile grande sei volte la Piazza Duomo milanese;
  • la piantumazione di 800 mila alberi in 24 Comuni, su una superficie di 41 mila ettari – uguale all’estensione del Comune di Monza.

L’investimento stimato ammonta a circa un miliardo di euro e verrà suddiviso tra Regione Lombardia, FNM Group, Ferrovie del Nord e Trenord, sostenitori del progetto.

Milano Cadorna: un’immaginaria fabbrica di ossigeno

Il principale intervento di FILI all’interno del capoluogo lombardo interesserà in particolar modo piazza Gae Aulenti con la stazione di Milano Nord Cadorna, il punto in cui la ferrovia si unisce con la metropolitana.

Qui la ferrovia che affianca parco Sempione taglia l’area tra il palazzo della Triennale e il Castello Sforzesco, creando una cesura nel tessuto urbano che FILI intende ricucire.

Le operazioni pensate per Cadorna prevedono infatti la copertura dei binari e la realizzazione di una foresta sintetica pensile che produrrà ossigeno per la città – in un modo che ricorda il vicino Bosco Navigli di Stefano Boeri.

Il Progetto O2F trasformerà la stazione di Milano Cadorna in un centro di rivitalizzazione e rigenerazione. L’intervento avrà un’area complessiva di 72 mila mq e servirà a ristabilire la connessione con l’ambiente cittadino e naturale attraverso la creazione di spazi pubblici di alta qualità, vivibilità e accessibilità.

Mappa della riqualificazione del progetto FILI
Credit foto: urbanlife

Milano Bovisa: più tecnologico e green

A Milano il secondo intervento più importante riguarda la stazione di Bovisa, porta d’accesso alla città dall’aeroporto di Malpensa e snodo strategico ad elevata accessibilità.

Gli interventi proposti serviranno a facilitare il dialogo e l’integrazione tra la stazione e la zona circostante, con l’insediamento di nuove funzioni urbane per valorizzare al meglio gli spazi.

FILI trasformerà Bovisa in un quartiere moderno, innovativo e sostenibile, il luogo ideale dove ospitare la nuova sede del Gruppo FNM. L’edificio verrà dotato di tecnologie a basso impatto ambientale e a bassa emissione di carbonio, contribuendo all’intero piano di riqualificazione.

Saronno e Busto Arsizio: nuovi quartieri ferroviari

I lavori a Saronno avranno un forte impatto urbanistico, dal momento che FILI si propone di riorganizzare il Polo infrastrutturale tecnologico-manutentivo di Saronno Centro per migliorare gli standard di accessibilità e viabilità.

Completeranno il progetto anche la realizzazione di percorsi ciclopedonali, di un parcheggio multipiano e del Museo delle Industrie e del Lavoro Saronnese, fondamentale per la memoria storica.

Il programma di riqualificazione per Busto Arsizio, infine, prevede di restituire alla zona una nuova centralità urbana che aiuterà lo sviluppo delle aree circostanti lontane dal cuore di Milano.

L’iniziativa è già stata supportata da Regione Lombardia con 15 milioni di euro e interesserà un’area di 39.500 mq. Al momento è stata approvata la costruzione di nuove residenze, uno studentato e un edificio polifunzionale, ma l’intervento getterà le basi per una futura rigenerazione delle zone extraurbane dismesse.

Milano aveva iniziato a ripensare se stessa già prima della pandemia, e prima ancora di sapere di dover succedere la Cina come città ospite dei Giochi Invernali del 2026. La riqualificazione di Piazzale Loreto è infatti testimone di questa nuova spinta green, votata anche a migliorare la vivibilità dei cittadini.

Adesso il progetto FILI promette di rendere il capoluogo lombardo l’apripista di un grande cambiamento culturale all’insegna dello sviluppo sostenibile, seguendo un nuovo concetto di antropizzazione per realizzare una Megacity lombarda.

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