Vigilanza collaborativa sulle Grandi Opere: Protocollo di intesa Anac-Mims

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Il Protocollo di Intesa per la costruzione di Grandi Opere
Credit foto: pixabay

Il Protocollo di intesa triennale firmato dal Ministro Enrico Giovannini e dal presidente di Anac Giuseppe Busia lo scorso 2 marzo 2022 servirà a gestire la realizzazione delle 102 opere prioritarie indicate dal decreto Sblocca Cantieri (n. 32/2019).

L’accordo si muove nel solco tracciato dal Correttivo Antifrodi e definisce le modalità attraverso cui i 49 commissari straordinari che saranno nominati potranno ricorrere alla vigilanza collaborativa, lo strumento preventivo usato per scongiurare eventuali irregolarità nell’assegnazione e nell’esecuzione di un appalto.

Sarà infatti possibile avvalersi della collaborazione dell’Autorità per:

  • verificare la conformità degli atti di gara e la normativa di settore applicata agli interventi previsti;
  • individuare le clausole e le condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale;
  • monitorare lo svolgimento della procedura di gara.

L’iter di controllo tramite la vigilanza collaborativa

Il processo di verifica sarà scandito dalle seguenti fasi:

  1. gli atti verranno trasmessi dal commissario straordinario – o dalla stazione appaltante – all’Anac prima della loro formale adozione;
  2. l’Autorità esprimerà un parere a seguito della trasmissione e riporterà eventuali osservazioni;
  3. in caso di irregolarità o non conformità alle norme vigenti o alle pronunce dell’Anac, la stessa Autorità Anticorruzione formulerà un rilievo motivato e lo trasmetterà al commissario straordinario – o alla stazione appaltante – indicato nella comunicazione di adesione.

Se il commissario o la stazione riterranno fondato il rilievo, potranno adeguarsi modificando o sostituendo l’atto in conformità e inviando copia del documento rettificato.

Se invece il rilievo non sarà fondato dovranno assumere gli atti di propria competenza informando l’Anac delle proprie motivazioni.

Aderendo al Protocollo di intesa i commissari si impegnano inoltre ad avvalersi della clausola risolutiva quando, nei confronti dell’imprenditore o dei vertici dell’impresa, sia stata disposta una misura cautelare o sia intervenuto un rinvio a giudizio per delitti di corruzione, concussione, traffico di influenze, turbata libertà degli incanti.

Il Ministro Enrico Giovannini firma il Protocollo di Intesa
Credit foto: Leggo

I documenti da sottoporre a controllo

Grande responsabilità è quindi affidata ai commissari straordinari che, oltre ad assicurare l’esecuzione degli interventi, dovranno anche evitare quei fenomeni criminali e fraudolenti che mettono a rischio le stesse procedure.

Il Protocollo di intesa prevede così che l’Anac esegua una verifica preventiva sui diversi documenti che vengono predisposti nelle varie fasi di una gara d’appalto. Controllo che sarà rivolto a:

  • determina a contrarre o provvedimento equivalente;
  • bando di gara o lettera di invito o inviti a presentare offerta nel caso di procedura negoziata;
  • disciplinare di gara;
  • capitolato;
  • schema di contratto/convenzione;
  • provvedimento di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice, unitamente agli elenchi dei partecipanti alla gara e degli eventuali subappaltatori e ausiliari;
  • provvedimenti di esclusione;
  • provvedimenti di aggiudicazione, proposta di aggiudicazione e aggiudicazione;
  • contratto o convenzione stipulata;
  • ogni altro atto, determinazione o documento predisposto dalla stazione appaltante nell’ambito della fase di aggiudicazione;
  • verbali di gara e del subprocedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse.

La verifica riguarderà poi anche gli elenchi dei partecipanti alla gara e degli eventuali subappaltatori, i provvedimenti di esclusione e di aggiudicazione e i verbali di gara di esclusione delle offerte anormalmente basse.

Il Protocollo di intesa specifica infine che le attività svolte da Anac nell’ambito della vigilanza collaborativa non rappresentano una decisione ultima, che rimane invece prerogativa esclusiva dei Commissari e della stazione appaltante – fermo restando i poteri di vigilanza, segnalazione e sanzionatori istituzionalmente attribuiti all’Autorità Nazionale.

“La velocità e le semplificazioni previste per la realizzazione di opere particolarmente complesse, come quelle commissariate, non può mai prescindere dal rispetto delle regole” ha dichiarato il Ministro Giovannini. “Il protocollo firmato da Mims e Anac rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la legalità, la correttezza dell’esecuzione delle gare, la sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori”.

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