Oltre tre miliardi di euro per la realizzazione e la messa in sicurezza di poli educativi nuovi ed esistenti
Il MIUR stanzia un fondo da 108 milioni di euro che si aggiunge ai 3 miliardi già finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sul fronte scuole. Un investimento senza precedenti che servirà alla costruzione di 2.190 edifici, ripartiti tra 1.857 spazi educativi per la fascia d’età 0-6 e 333 scuole dell’infanzia.
I progetti interessati rientrano nell’ambito del potenziamento dei servizi d’istruzione previsto dal PNRR, che ha come scopo ultimo quello di ridurre la disparità tra Nord e Sud destinando a quest’ultimo circa il 55% delle risorse disponibili.
Gli obiettivi del MIUR
Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le graduatorie dei progetti aventi diritto al fondo e ha concluso così la prima fase del progetto. Contestualmente è stato disposto anche lo scorrimento delle graduatorie dell’avviso pubblico del 2021 – pari a 700 milioni di euro – così che sia possibile autorizzare altri 234 interventi per un totale di 381 milioni di euro.
I lavori selezionati potranno godere delle risorse europee messe a disposizione dal programma Next Generation EU. Con questa linea di investimento, infatti, il MIUR ambisce a raggiungere l’obiettivo europeo del 33% relativo ai servizi per la prima infanzia.
Potenziare e innovare le infrastrutture scolastiche sono passi decisivi per colmare il divario esistente sia per la fascia 0-3 che per quella 0-6. Un primo traguardo per garantire percorsi di apprendimento unitari a tutti i bambini e rispettare il diritto all’educazione fin dalla nascita.
La distribuzione delle risorse
Attraverso la costruzione e la riqualificazione delle scuole dell’infanzia sarà possibile migliorare il livello del servizio scolastico, facilitare le famiglie e il lavoro femminile e, non ultimo, incrementare il tasso di natalità.
Il MIUR intende così porre un freno ai fenomeni di dispersione educativa e al divario sociale che caratterizzano il Sud Italia. Già nel 2020 l’indagine di Ecosistema Scuola aveva evidenziato le difficoltà del Mezzogiorno e aveva invitato a fronteggiare le fragilità strutturali e sociali dell’edilizia scolastica.
Per questo motivo il 54,98% dei fondi sarà assegnato alle città del Sud e il restante 40,85% spetterà al Nord. Le risorse allocate garantiranno gli stessi servizi alle famiglie in tutte le regioni italiane, con particolare riguardo al superamento delle disparità territoriali e di genere.
Considerato l’investimento aggiuntivo del MIUR a quello iniziale del PNRR, è adesso possibile finanziare:
- 19 interventi in più con punteggio pari merito nella graduatoria degli asili nido;
- 18 interventi in più con punteggio pari merito nella graduatoria delle scuole dell’infanzia e, nella stessa graduatoria, altri 18 interventi negli istituti del Mezzogiorno;
- 11 ulteriori progetti di asili nido nel Sud Italia, candidati dopo la riapertura dei termini.
Un piano per la costruzione di nuove scuole
L’edilizia scolastica si prepara a muovere passi da gigante nel futuro prossimo. Al passo con gli interventi previsti per l’infanzia, infatti, proseguono le selezioni per la realizzazione di 212 edifici scolastici ex novo che saranno annunciati ufficialmente il prossimo 7 ottobre 2022.
Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto a nominare le 20 commissioni giudicatrici, composte da architetti, ingegneri, docenti universitari e ricercatori di enti e fondazioni impegnate in ambito scolastico.
Le commissioni sono suddivise su base regionale e si occuperanno di esaminare le 1.737 candidature registrate e scegliere, per ogni area, 5 progetti che accederanno al secondo grado del concorso.
In questa prima fase i criteri di valutazione sono:
- la qualità architettonica della proposta, con riferimento alla didattica e alla relazione tra ambiente esterno e interno alla scuola;
- la funzionalità e flessibilità nella definizione e distribuzione degli spazi scolastici, con particolare interesse alle metodologie didattiche innovative;
- la sicurezza, soprattutto relativa agli aspetti antisismici;
- la sostenibilità ambientale ed economica;
- l’accessibilità e il dimensionamento dell’edificio sulla base del relativo grado di istruzione, considerato quindi il numero delle studentesse e degli studenti beneficiari dell’intervento.
Se tra il 2013 e il 2019 sono stati stanziati circa 5,4 miliardi di euro per l’edilizia scolastica, il progetto attuale è stato definito dal Ministro Patrizio Bianchi come “il più grande Piano mai realizzato sul tema dell’istruzione”.
Ha proseguito il Ministro ai microfoni del Sole24Ore: “La grande partecipazione registrata testimonia la voglia che c’è, nel Paese, di partecipare ai processi di innovazione e alla grande opportunità riformista offerta dal PNRR. Ringrazio il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori per il contributo prezioso e tutte e tutti i progettisti che si sono messi in gioco immaginando le scuole del futuro insieme a noi: innovative, aperte al territorio, sicure, accoglienti, pensate per una nuova didattica”.