Opere abusive, nuove risorse per la demolizione

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Il Ministero delle Infrastrutture e la Mobilità sostenibili ha approvato il decreto che assegna ai Comuni ulteriori risorse per la demolizione delle opere abusive. Si tratta di 2,4 milioni di euro che si aggiungono alle somme già stanziate durante tutto il 2022, per arrivare complessivamente a 11 milioni di euro. L’obiettivo del Ministero è supportare i Comuni nella riqualificazione del proprio territorio attraverso la lotta all’abusivismo edilizio, fenomeno tristemente diffuso soprattutto nel Sud Italia.

La mappa degli interventi di demolizione

Gli interventi di demolizione (43 in tutto) riguardano diverse Regioni. In testa troviamo la Sicilia, in cui sono previsti ben 17 interventi, seguita dalla Puglia con 8 interventi, dal Lazio in cui ne sono programmati 5 e da Sardegna, Calabria e Veneto, con 2 interventi ciascuna. Le altre Regioni interessate sono: Abruzzo, Campania, Molise, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. 
Le istanze di contributo a carico del Fondo demolizioni sono state presentate da oltre 24 Comuni e le prime richieste sono arrivate ormai due anni fa, nel settembre 2020. Con le ultime risorse stanziate da Mims si arriverebbe a coprire il 50% dei costi previsti per abbattere edifici e strutture realizzati senza permessi.

L’abusivismo edilizio in Italia 

L’abusivismo edilizio colpisce e deturpa tutto il territorio italiano, ma è nelle Regioni del Sud che è più diffuso. Come ha evidenziato Legambiente nel dossier “Abbatti l’abuso”, al Nord Italia le irregolarità riguardano piccoli abusi che vengono sanzionati e demoliti. Al Sud, e in particolare in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, appena il 17% delle ordinanze di demolizione vengono effettivamente eseguite. Edifici e abitazioni costruiti senza permessi restano dove sono, danneggiando l’intero territorio e soprattutto le coste, dove gli abusi sono maggiormente concentrati.

La Banca dati sull’abusivismo edilizio

Il Mims ha di recente istituito la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio. La BDNAE ha la finalità di censire le opere abusive, integrare e condividere le informazioni con le amministrazioni competenti e programmare gli interventi di demolizione. Enti, amministrazioni e organi a qualunque titolo competenti in materia di abusivismo edilizio possono trasmettere le informazioni in proprio possesso su illeciti accertati e provvedimenti emessi. Uno strumento utile alla lotta all’abusivismo che, per essere vinta, va combattuta ad ogni livello.

Fonti: Teknoring.com, Fiscoetasse.com, Legambiente.it

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