È imperativo un cambio di rotta: prevenire anziché ricostruire è la chiave di volta emersa nel corso del primo “Existing Building Forum”, l’evento internazionale tenutosi il 23 novembre presso lo Sheraton Four Seasons di Catania, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura dell’Università di Catania, dall’Ordine degli Ingegneri di Catania in partnership con Tradimalt spa, da sempre impegnata nella ricerca e nello sviluppo di politiche di sostenibilità edilizia.
Vincenzo Coniglio, presidente e amministratore di Tradimalt, ha espresso il proprio orgoglio per la partecipazione di esperti internazionali, sottolineando l’importanza della sensibilizzazione e della formazione sul tema, con i conseguenti benefici in termini economici e di sicurezza. Il Forum è uno dei risultati connessi ai progetti di ricerca e collaborazione che coinvolgono l’azienda messinese e il polo universitario catanese, orientati alle buone pratiche per garantire la sicurezza sismica.
I relatori internazionali intervenuti hanno presentato soluzioni innovative per la mitigazione del rischio sismico, per il rinforzo strutturale del patrimonio edilizio esistente e discusso approfonditamente sull’importanza della prevenzione e, in alcuni casi, della necessità della demolizione e ricostruzione. Ivo Caliò, docente dell’Università di Catania, ha evidenziato che la Sicilia, con la sua storia sismica, è il territorio ideale per elaborare strategie innovative di miglioramento della sicurezza statica e sismica degli edifici. La ricerca e la riqualificazione sono stati indicati come pilastri fondamentali per garantire la resilienza delle comunità di fronte a potenziali eventi sismici.
Mauro Scaccianoce, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, ha richiamato l’attenzione su dati significativi, evidenziando la necessità di invertire la tendenza attuale, puntando sulla prevenzione piuttosto che sulla ricostruzione. Ha proposto un’iniziativa che include finanziamenti straordinari, incentivi fiscali duraturi nel tempo e l’introduzione del fascicolo del fabbricato e del certificato sismico.
Durante l’evento sono stati presentati dati rivelatori che offrono uno sguardo approfondito sulla situazione sismica degli ultimi decenni. Negli ultimi 50 anni, soltanto in Italia si sono verificati sette terremoti gravi, che la Protezione Civile ha stimato in costi complessivi di ricostruzione pari a 150 miliardi di euro, corrispondenti a una media di 3 miliardi l’anno. Questi numeri, tuttavia, rappresentano solo una parte del prezzo inaccettabile pagato in termini di vite umane, con circa cinquemila vittime registrate negli ultimi 40 anni.
Alla luce di questi dati, Paolo La Greca, vice sindaco di Catania, ha sottolineato “l’importanza di agire, dichiarando che la forte partecipazione istituzionale a questo evento di alta qualità rappresenta un’opportunità unica per il territorio, che necessita di rigenerazione piuttosto che di nuove espansioni”.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati – da Stefano Branca, direttore dell’osservatorio di Geofisica – i progressi compiuti nella messa in sicurezza degli edifici attraverso l’installazione di sensori, mentre Bassam Izzuddin dell’Imperial College London ha presentato una strategia innovativa basata su controventi esterni per intervenire senza disturbare gli occupanti durante i lavori.
Dalle illustri convergenze è anche emersocome ha dichiarato Domenico Paternò, Presidente dell’INGV, che Catania è la prima città italiana ad aver implementato un sistema sismico di monitoraggio urbano, fornendo informazioni cruciali per la mitigazione del rischio sismico.
La presidente di Ance Giovani Catania, Emilia Colombrita, ha sottolineato l’impegno nell’educare sia i privati che gli enti pubblici sulla prevenzione sismica, proponendo soluzioni tecniche attraverso progetti di ricerca e sottolineando la necessità di interventi politici ed economici con leve fiscali per incentivare la tutela del patrimonio immobiliare.
In conclusione, Matteo Ignaccolo, dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura UNICT ha affermato:
«Siamo particolarmente contenti sia per la qualità dell’evento, sia per il fatto in sé che questo derivi da un rapporto di collaborazione – la cosiddetta “terza missione” – tra il nostro Dipartimento e un’azienda di primaria importanza del settore produttivo. Una collaborazione che diventa elemento propulsore per riunirci anche con le pubbliche amministrazioni e i vari decisori locali, in modo tale da spingere a decidere e a portare la ricerca, da un piano squisitamente teorico, ad applicazione pratica, utile per il territorio.»
Il forum è stato patrocinato da enti di rilievo a Catania, tra cui Ance, Ordine e Fondazione degli Architetti, Fondazione e Ordine degli Ingegneri, INGV, Protezione Civile Nazionale, Associazione Ingegneria Sismica Italiana e supportato dalle aziende Gruppo Sismica e G&P Intech, oltre alla linea specialistica QuakeProof di Tradimalt.