Acquisto dei crediti edilizi: le Regioni si attivano per sbloccare la cessione

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Mentre il meccanismo della cessione resta fermo, bloccando molti cantieri e mettendo diverse imprese in crisi di liquidità, alcune Regioni si fanno avanti per acquistare i crediti rimasti incagliati. Le iniziative, con la Sardegna a fare da apripista, si stanno diffondendo lungo tutto il Paese. 

Le Regioni si muovono per acquistare i crediti edilizi

Dalle Regioni arriva una possibilità per sbloccare il meccanismo della cessione dei crediti, fermo ormai da diverso tempo dopo che le banche hanno esaurito il proprio plafond, bloccando i cantieri di tutta Italia e mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese.

L’iniziativa è partita dalla Sardegna e sta raccogliendo il consenso di molte Regioni che si stanno mobilitando per acquistare i crediti derivanti dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi. Il meccanismo è semplice: le Regioni acquisterebbero i crediti dalle banche e li utilizzerebbero in compensazione per pagare gli oneri fiscali dovuti allo Stato. Una soluzione che potrebbe sbloccare almeno in parte la situazione, permettendo alle banche di liberare nuovo spazio per acquistare altri crediti e riattivare finalmente il mercato delle cessioni.

La Sardegna è la prima regione a proporsi per l’acquisto dei crediti 

La Regione Sardegna ha approvato un emendamento alla propria legge finanziaria per attivare un programma di acquisto di crediti derivanti dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi. I crediti acquistabili dovranno rispettare tre condizioni:

  • poter essere portati direttamente a compensazione;
  • essere certificati in un’ottica di legittimità dell’operazione, trasparenza e buon funzionamento della misura;
  • conseguire un risparmio economico per l’Amministrazione, derivante dal differenziale tra prezzo di acquisto e valore della compensazione effettiva.

«Dopo l’anticipazione dei crediti fiscali operata attraverso la finanziaria regionale – si legge in una nota – arriva ora il programma di acquisto della Regione che mette a disposizione degli operatori privati del mercato la propria capacità fiscale per l’acquisizione dei crediti che poi compenserà nei propri F24».

L’iniziativa del Piemonte per l’acquisto dei crediti edilizi

La Regione Piemonte si muove nella stessa direzione della Sardegna. Ritenendo la cessione del credito «una misura utile sia per il settore dell’edilizia sia per tutto il territorio, dato che incentiva interventi di natura ecosostenibile, la Regione ha deciso di intervenire acquisendo da banche e intermediari finanziari parte di questi crediti, in modo da liberare per loro la possibilità di avviare nuove pratiche a favore di cittadini e imprese». 

I crediti acquistabili dovranno provenire da lavori svolti in Piemonte e non essere soggetti a contenziosi; l’operazione d’acquisto non dovrà generare costi per la Regione.

Le altre regioni che si stanno muovendo per l’acquisto dei crediti

Anche l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, la Puglia e il Lazio si stanno mobilitando in modi diversi per l’acquisto dei crediti derivanti dai bonus edilizi, mettendo a disposizione la propria capienza fiscale, mentre in Sicilia c’è già un forte pressing in questa direzione. Il fine è lo stesso: sbloccare la situazione attuale e liberare nuovi spazi per l’acquisto di altri crediti. 

Il blocco dei crediti e i rischi per le imprese 

L’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili – ha stimato che i crediti incagliati ammontano a 15 miliardi di euro. Da tempo l’Associazione mette in guardia le istituzioni sulla pericolosità di questa situazione: in Italia si rischia il fallimento di almeno 1700 imprese e la perdita di circa 9 mila posti di lavoro
Ad essere bloccati non sono soltanto i crediti. Anche le modifiche normative che dovevano arginare la deriva dei mesi scorsi, quando banche e intermediari fiscali hanno bloccato gli acquisti, si sono fermate. 

Le iniziative delle Regioni sarebbero una boccata d’ossigeno per imprese, professionisti e famiglie che si sono ritrovate incastrate nel meccanismo dei bonus edilizi, il cui mercato potrebbe finalmente ripartire.

Fonti: Ance.it, IlSole24Ore.it, Fasi.eu, Edilportale.com

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