Efficientamento energetico, ristrutturazione e demolizione sono tra gli interventi previsti dal MUR per rilanciare l’edilizia universitaria.
Il nuovo bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale dal Ministero dell’Università e della Ricerca aiuterà il PNRR a incentivare la realizzazione di alloggi universitari. L’obiettivo è quello di aumentare il numero di residenze dalle attuali 40 mila a oltre 100 mila entro il 2026.
A beneficiare del totale dei 467 milioni di euro saranno Regioni, Province Autonome ed enti di costruzione. Le risorse del fondo derivano in gran parte proprio dal PNRR, che ha stanziato 300 milioni di euro. Gli altri contributi, invece, sono da attribuire alla Legge 338/2000 riguardante le residenze per gli studenti.
I nuovi alloggi universitari dovranno essere progettati tenendo conto di precisi standard dimensionali e parametri tecnici ed economici.
Parametri che riguardano, tra l’altro, anche la compatibilità ambientale, ovvero l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale che rispondano ai Criteri Ambientali Minimi di integrazione con la città, massima manutenibilità, durabilità e sostituibilità dei materiali.
La selezione dei progetti, inoltre, terrà conto anche della capacità di raggiungere gli obiettivi nei tempi indicati dal cronoprogramma.
Finanziamento congiunto: quali interventi sono ammessi
Il bando sancisce che il fondo verrà usato per cofinanziare fino al 75% del costo per la costruzione di alloggi universitari. A poter usufruire del finanziamento congiunto saranno tutti gli interventi di:
- manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione edilizia e urbanistica, restauro, risanamento di immobili esistenti adibiti o da adibire a strutture residenziali universitarie – queste operazioni comprendono anche l’eliminazione delle barriere architettoniche, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022;
- efficientamento energetico di strutture residenziali universitarie esistenti;
- demolizione e ricostruzione, trasformazione, ampliamento o completamento di immobili esistenti;
- acquisto di edifici da adibire a strutture residenziali universitarie.
Per le operazioni di digitalizzazione e informatizzazione del progetto e del processo edilizio sarà possibile cofinanziare anche un importo aggiuntivo pari allo 0,5%.
Come accedere al cofinanziamento: tutte le scadenze previste
Le richieste di finanziamento congiunto potranno essere presentate entro il 17 maggio 2022, ma il bando specifica che le procedure saranno ripetute periodicamente con scadenze predefinite.
Per riuscire ad attuare il PNRR e programmare gli interventi in modo efficace, infatti, sarà possibile presentare la domanda anche in altri momenti, fino al 31 dicembre 2023.
Il calendario delle scadenze appare così ripartito:
- 31 luglio 2022 e 31 luglio 2023 per gli interventi di efficientamento e/o miglioramento energetico di strutture residenziali universitarie esistenti;
- 31 dicembre 2023 per gli interventi di manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione, restauro e risanamento;
- 31 dicembre 2023 per gli interventi di demolizione e ricostruzione, trasformazione, ampliamento o completamento di immobili esistenti;
- 31 dicembre 2023 per l’acquisto di edifici.
Perché rilanciare le università
In un contesto globale in cui le città continuano a competere per attirare sempre più persone, offrire conoscenza e cultura è una mossa strategica in grado di attirare masse e capitali.
Non si parla solo di turisti, ma anche di studenti: più una città riesce a costruire un sistema di accoglienza efficace e completo, più acquisisce valore e riesce a promuovere la propria immagine.
Anche le università possono quindi essere considerate promotrici dello sviluppo territoriale. Inserendosi nel tessuto sociale ed economico della città, infatti, sono capaci di generare e alimentare l’economia locale creando dei circuiti viziosi.
Comprendere le potenzialità delle trasformazioni generate dall’housing universitario, oggi, è fondamentale per gestire gli interventi di valorizzazione, recupero o riuso degli spazi urbani. La domanda di alloggi universitari continua a crescere, trasformandoli in una tipologia di immobile destinata a svilupparsi nel breve-medio periodo e nella quale investire.