Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è al lavoro per una nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica, che grazie all’introduzione d fascicolo elettronico del fabbricato scolastico, acquisirà dinamicità nel continuo monitoraggio in tempo reale dei lavori e nell’interazione con le banche dati regionali.
Ad annunciarlo Simona Montesarchio, direttrice generale della Direzione edilizia scolastica, fondi strutturali ed innovazione digitale del Miur, lo scorso 28 giugno nel corso di un’audizione alla Camera sull’indagine conoscitiva sull’edilizia scolastica in Italia.
Attualmente l’anagrafe è uno strumento statico funzionante solo a livello regionale come banca dati in cui raccogliere tutte le informazioni che vengono riversate nella piattaforma centrale solo due volte l’anno. Una composizione, dunque, che rende impossibile una lettura in tempo reale dell’avanzamento dei lavori sul territorio complessivo.
È proprio per superare questo limite che il Miur studia la realizzazione di un fascicolo elettronico dell’edificio scolastico che sia interoperabile come le banche dati già esistenti.
Per farlo l’idea attualmente in campo è quella di utilizzare le schede di monitoraggio che gli enti locali sono obbligai a compilare per avviare gli interventi e per ricevere la liquidazione dei fondi. Si tratta di schede dettagliate che contengono le stesse informazioni che vengono inserite nell’anagrafe: dati dell’edificio, vincoli, planimetria catastale, collaudo, agibilità, stato di conversione, certificati di sicurezza.
Una soluzione, che secondo quanto pubblica edilportale.com Simona Montesarchio ha definito utile per non “costringere il tecnico del comune a dover fare due volte lo stesso lavoro: compilare una scheda una prima volta perché deve ottenere le liquidazioni e un’altra volta perché deve aggiornare l’anagrafe dell’edilizia scolastica”.
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