È stato firmato il 27 gennaio 2016 dalla Ministra dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il decreto Conto Termico, che rivede la disciplina per l’incentivazione di piccoli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
L’incentivo, erogato dal Gestore Servizi Energetici, consiste in un rimborso delle spese effettuate da pubbliche amministrazioni, ma anche da privati, per vari interventi: dall’installazione di impianti di pompe di calore o collettori solari termici, alla sostituzione di scaldacqua elettrici con quelli a pompa di calore, solo per fare degli esempi. Il rimborso dipende dall’efficienza dell’intervento.
Ecco le principali novità, pubblicate da Ilsole24ore, introdotte secondo i principi di semplificazione, efficacia, diversificazione e innovazione tecnologica.
Per le PA vengono introdotti tre nuovi interventi: trasformazione in edifici ad energia quasi zero, sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti, installazione di tecnologie di gestione e controllo degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), inclusi sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Il decreto snellisce le modalità di prenotazione dell’incentivo per le amministrazioni e allarga la platea dei beneficiari anche a cooperative sociali e società di patrimonio pubblico.
Il contributo sarà del 50% per le opere di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e del 55% se accompagnato all’installazione di nuovi impianti di climatizzazione, per la trasformazione in edifici ad energia quasi zero e la sostituzione dei sistemi illuminanti, arriverà fino al 65%.
Le novità per i privati, invece, riguarderanno prima di tutto la possibilità di consultare sul sito del Gestore Servizi Energetici (GSE) un catalogo di prodotti ad uso domestico con i requisiti tecnici idonei all’incentivazione.
Per l’attestazione delle spese sostenute per l’acquisto di queste apparecchiature, saranno ammesse anche modalità di pagamento online e tramite carta di credito, oltre a fatture e bonifici bancari e postali.
I tempi per l’erogazione del contributo verranno dimezzati, passando a 90 giorni dalla conclusione della procedura; mentre aumenta notevolmente la somma per cui l’incentivo può essere erogato in un’unica annualità, anziché due, passando dal limite attuale di 600 euro al nuovo di 5mila euro.
L’obiettivo del decreto è chiaramente quello di rilanciare un meccanismo incentivante che mette a disposizione 900 milioni di euro annui, che ad oggi è largamente inutilizzato, probabilmente per via delle complessità procedurali e per il più ampio utilizzo delle detrazioni fiscali (50% e 65%).
Le associazione del mondo della climatizzazione e del riscaldamento afferenti ad Anima/Confindustria hanno accolto con soddisfazione l’approvazione del Decreto.
“Assotermica plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. – è quanto dichiarato da Alberto Montanini, Presidente di Assotermica, secondo quanto pubblica ingegneri.info – L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l’assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione.”.
“Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l’accesso agli incentivi. – è il parere di Alessandro Riello, Presidente Assoclima – Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW”.
“Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico – è, infine, il commento di Alberto Caprari, Presidente Anima – che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l’incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio”.
Foto credit: Francisco Araùjo