BIM, online il Manifesto della FIEC

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La Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni (FIEC) ha pubblicato il proprio Manifesto sul Building Information Modelling (BIM), per chiedere di riconoscere al settore delle costruzioni il ruolo strategico che merita nell’ “Industria 4.0” e di considerare il BIM un elemento centrale di questa strategia nella sua applicazione al settore.

Tra gli obiettivi quello di promuovere un’industria delle costruzioni digitale, protagonista nello sviluppo delle smart cities e delle smart homes, aumentare la produttività, la competitività, la soddisfazione dei clienti e l’immagine del settore.

Il BIM sta trasformando l’edilizia e l’industria deve guidare lo sforzo per incoraggiarne la diffusione attraverso tutta la catena del valore – ha dichiarato Kjetil Tonning, vicepresidente della FIEC, secondo quanto pubblica edilportale.com – Su questi assunti la FIEC ha lanciato il suo Manifesto, per evidenziare il potenziale del BIM in termini di facilitazione dell’attuazione della politica comunitaria”.

Secondo il manifesto la trasformazione digitale del settore deve essere promossa sia attraverso un approccio top down, facilitato dall’UE e dai Governi nazionali attraverso politiche e investimenti e di finanziamento, che attraverso un approccio bottom up, guidato dalla stessa industria delle costruzioni, e non imposta da altri attori.

Tra i vantaggi di utilizzo del BIM, di cui ci eravamo già occupati qui, il documento annovera che:
il BIM si basa sulla collaborazione e la condivisione di dati lungo tutta la catena di valore del settore delle costruzioni;

– comporta un accesso senza limitazioni alle informazioni e alle banche dati più aggiornate sui prodotti e la piena compatibilità dei software usati da ciascun partecipante;

permette di intervenire in tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto, dalla prima idea fino al completamento dei lavori e anche dopo, nella gestione, demolizione, riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione, e consente di ottenere una migliore qualità delle costruzioni;

diventerà un requisito standard per molte opere pubbliche, in particolare quelli più grandi, in Europa.

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