A causa della sua peculiare conformazione geografica, caratterizzata da diversi vulcani e numerose faglie, la penisola italiana è spesso soggetta a fenomeni sismici. Come quelli che nel 2009 hanno colpito L’Aquila e parte della sua provincia.
Le aree indicate dall’INGV come particolarmente soggette a rischio sismico sono diverse e sparse nel nostro territorio nazionale. Tra queste rientra la Sicilia, dove la presenza dell’Etna fa sì che si che ogni anno vengano registrate moltissime scosse più o meno lievi.
Per questi motivi si è reso necessario elaborare normative specifiche per disciplinare le opere di intervento sulle abitazioni che hanno subito danni, soprattutto in materia di contributi e detrazioni fiscali.
Sgravi fiscali e contributi per abitazioni
L’Agenzia delle Entrate è recentemente intervenuta in merito alla questione con la pubblicazione della risposta n. 389 del 3 giugno 2021.
Il documento mette nero su bianco la possibilità di ottenere il Bonus Ristrutturazione anche in caso di demolizione e ricostruzione di immobili residenziali danneggiati in maniera irreparabile da eventi sismici. A patto che la struttura si trovi in un territorio per cui sia stato indicato lo stato di emergenza.
Il Bonus Ristrutturazione, che era concesso solo nei casi di opere di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e risanamento di abitazioni già esistenti, viene adesso esteso anche alle strutture residenziali che hanno subito danni permanenti a seguito di eventi calamitosi.
Le spiegazioni fornite dall’Agenzia nel documento si devono a una particolare istanza di interpello, a opera di un contribuente proprietario di un’abitazione bifamiliare.
La struttura, colpita dal sisma che del 2016 ha interessato il Centro Italia, è stata dichiarata inagibile dal Comune e l’intenzione dei due proprietari sarebbe adesso quella di demolirne i resti per ricostruire un nuovo immobile di pari volumetria.
La richiesta ha avuto esito positivo e l’Agenzia delle Entrate ha approvato la detrazione Irpef del 50%, a condizione che l’edificio venisse dichiarato dal Comune come una “nuova costruzione” e che questa rispettasse gli aspetti urbanistici esistenti.
Contributi sisma e Superbonus 110%
Un edificio residenziale che presenta danni irrimediabili può contare non solo sulle agevolazioni fiscali, ma anche sui sismabonus per il ripristino di abitazioni.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate aveva già sottolineato che le finalità debbano essere diverse – come era già stato evidenziato dalla risoluzione n. 28/E del 23 Aprile 2021.
Il contributo pubblico viene quindi accordato per finanziare quegli interventi di ripristino urgenti per gli edifici danneggiati o distrutti dall’evento sismico.
Il sismabonus è previsto per quelle costruzioni che avessero bisogno di un consolidamento o di una costruzione secondo le normative antisisma. L’Agenzia ha inoltre citato la propria circolare 19/2020, con la quale dichiarava che le agevolazioni dovrebbero essere calcolate e detratte tenendo conto di quelle già applicate in precedenza per eventuali ricostruzioni.
I contributi devono quindi essere sottratti dalle spese sostenute prima di applicare la detrazione che dovrebbe spettare.
La circolare specifica anche che tali Superbonus 110% sono previsti in due casi particolari:
- a fronte dello stesso intervento, solo nel caso di spese eccedenti il contributo stesso;
- nel caso di ricostruzione di edifici che sono già stati riparati con contributi pubblici.
Infine, l’Agenzia delle Entrate ha concluso che è possibile ottenere tali detrazioni anche nel caso di rifiniture dell’immobile. Spiegato in termini più semplici, se durante le opere di ricostruzione di un edificio dovessero mancare delle rifiniture – come ad esempio la tinteggiatura delle pareti – e si fosse già usufruito dei contributi, le spese sarebbero a carico del proprietario.
La normativa in merito rende il Superbonus 110% molto utile nel caso si abbia necessità di ricostruire il proprio appartamento. Al tempo stesso, grazie alla Legge di Bilancio 2021, tale la detrazione può essere applicata anche per la realizzazione di interventi mirati a eliminare le barriere architettoniche – a condizione che il richiedente sia un portatore di handicap o un over 65 .