Magistra per il recupero dell’antico faro nell’isola di Salina destinato ad alta ricettività turistica

Dopo anni di abbandono e degrado, grazie a Valore Paese Fari, antiche torri un tempo abitate dai custodi e oggi automatizzate, rinascono con il modello del lighthouse accomodation.
Il programma di affidamento ai privati di undici fari in tutto il territorio nazionale, promosso dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi spa, società che fa capo al Ministero della Difesa, ha portato alla riqualificazione di tali strutture per scopo turistico, culturale e ricreativo, fino alla trasformazione in resort di lusso o bed & breakfast, con grande attenzione per le attività culturali e per l’ambiente circostante.

Nell’ambito di tale progetto, si colloca la riqualifica della struttura di Capo Faro di Malfa a Salina, faro situato sul versante nord-orientale dell’Isola di Salina, nel territorio del Comune di Santa Marina Salina. L’immobile dista circa 4 km dal porto, dove quotidianamente e soprattutto nel periodo estivo approdano turisti provenienti da tutto il mondo, e si staglia in un contesto naturale e paesaggistico davvero unico al mondo.

Il compendio è costituito da una torre con lanterna sovrastante e da un manufatto dove sono ricavati gli alloggi che in passato, prima dell’automatizzazione della lanterna, ospitavano i guardiani. Il fabbricato, realizzato in muratura, è ad un unico livello, per una superficie coperta di 370 m2 ed un’area pertinenziale di 5.335 m2.

L’immobile, per la sua localizzazione in una delle più frequentate isole dell’arcipelago, si presta ottimamente ad essere adibito a struttura turistico-ricettiva e per tale ragione è entrato a far parte del vicino Capo Faro Locanda&Malvasia Resort della famiglia Tasca d’Almerita, che ha realizzato un progetto di ristrutturazione e valorizzazione ricavando nei suggestivi spazi originariamente occupati dall’alloggio del guardiano 6 nuove stanze esclusive, circondate da 4,5 ettari di vigneto.

L’aggiudicatario del bando, la società Capo Faro srl, ha a idato i lavori, che prevedono la completa riqualifica dell’immobile, alla ditta DiPane Costruzioni la quale per la realizzazione dell’opera ha impiegato prodotti tecnici a marchio Magistra.

Viste le condizioni di particolare degrado in cui versavano le strutture dello stabile e la particolare composizione delle stesse (pietrame), si è resa necessaria l’effettuazione di un importante intervento di ripristino e consolidamento strutturale. Per cui su tutti gli elementi verticali è stato necessario procedere alla rimozione degli intonaci di sottofondo e delle malte di allettamento dal carattere particolarmente inconsistente, avendo cura di eliminare tutte le parti friabili e deboli.

Le zone contraddistinte da parti mancanti di elevato spessore, sono state preventivamente riempite e rincocciate con la tecnica del cuci-scuci con Magistra ALLECTA, betoncino pronto a base calce idraulica naturale NHL 5 ed inerti selezionati, caratterizzato da alta resistenza meccanica, ottima elasticità e traspirabilità.

La successiva intonacatura è stata eseguita con un preventivo strato di Magistra Rinza o, malta premiscelata a base calce idraulica naturale, che ha il compito di uniformare la superficie e fungere da ponte d’aggrappo per la successiva posa dell’intonaco di corpo.

Le strutture oggetto di intervento sono state rinforzate tramite sistema di consolidamento a base di calce idraulica naturale. La tecnica di consolidamento, scelta dalla committenza, nasce con il preciso scopo di salvaguardare, consolidare e rinforzare le murature e le strutture di vario genere esistenti e prevede il rinforzo della muratura con il betoncino strutturale Magistra CUMSOLIDUS, malta a basso modulo elastico ed alta resistenza meccanica, a base calce idraulica naturale NHL 5.

Ad avvenuta stagionatura delle malte impiegate, si sono rifiniti tutti gli ambienti sia in interno che in esterno con Magistra Intonachino 0,5, malta traspirante a base calce aerea idraulicizzata con elementi pozzolanici.

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA