Dopo mesi di pausa, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega con i princìpi che ispireranno la nuova normativa sui contratti pubblici.
In totale sono stati approvati dieci disegni di legge delega. L’azione di correzione e semplificazione del Governo coinvolgerà diversi ambiti: edilizia, governo del territorio, rinnovabili, ambiente e Codice dei beni culturali e del paesaggio.
I testo approvati superano il testo approvato lo scorso dicembre e ne ampliano la portata.
Il ddl delega per il Codice Appalti promuove la responsabilità delle stazioni appaltanti, che consentirà l’efficienza e la tempestività delle procedure di programmazione, di affidamento, di gestione e di esecuzione degli appalti pubblici e dei contratti di concessione.
Così si ridurranno e renderanno certi i tempi di realizzazione delle opere pubbliche.
Si ridurranno anche gli oneri di impugnazione degli atti delle procedure di affidamento.
La delega contiene inoltre princìpi e criteri direttivi volti ad alleggerire gli oneri burocratici e di regolazione, semplificando il carico degli adempimenti gravanti sugli operatori economici.
Il ddl propone anche il ritorno ad un unico regolamento attuativo, abbandonando quindi il sistema della soft law, composto da linee guida dell’Anac o decreti ministeriali incentrati su singoli argomenti, come ad esempio le gare di progettazione, i parametri, i criteri di aggiudicazione degli appalti o le procedure di importo inferiore alle soglie comunitarie.
La riforma dovrà tenere conto anche i risultati della consultazione condotta dal Senato, che ha evidenziato posizioni anche diametralmente opposte.
Adesso il Ddl delega dovrà seguire l’iter parlamentare e ci saranno poi due anni di tempo per effettuare la riforma con l’approvazione del nuovo decreto legislativo in materia di contratti pubblici.
La riforma partirà dunque fattivamente dal decreto “Sblocca cantieri”, che conterrà le prime modifiche urgenti necessarie a velocizzare l’avvio dei lavori e a far ripartire quelli fermi per difficoltà sopravvenute.
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