Un pacchetto di azioni per incoraggiare gli investimenti e rilanciare la produttività nazionale
Rafforzare le imprese e incentivare lo sviluppo delle fonti rinnovabili sono due degli obiettivi del Decreto Aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 5 maggio 2022. Il provvedimento si aggiunge a quanto stabilito dal Decreto Energia e mobilita circa 14 miliardi di euro per rassicurare famiglie e imprenditori e garantire liquidità alle aziende colpite dalla crisi ucraina.
Il testo, formato da 56 articoli, introduce una serie di azioni mirate ad attrarre gli investimenti e favorire le politiche energetiche nazionali e la produttività delle aziende. In particolare si tratta di:
- misure energetiche per ridurre i costi in bolletta, snellire la burocrazia, incoraggiare la realizzazione di nuovi impianti e potenziare la produzione energetica nazionale;
- interventi a sostegno della liquidità delle imprese per contrastare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, così da aiutare la ripresa economica;
- politiche sociali e servizi dedicati ai cittadini, ai lavoratori e ai pensionati per far fronte all’inflazione;
- misure a supporto degli enti territoriali, che integrano 200 milioni di euro per garantire la continuità dei servizi erogati (170 milioni per i Comuni e 30 milioni per Province e città Metropolitane);
- azioni di accoglienza e sostegno economico rivolte ai profughi di guerra accolti in Italia.
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre istituito un fondo da 200 milioni di euro per aiutare le imprese coinvolte nella catene di approvvigionamento che hanno registrato l’interruzione di contratti e progetti esistenti o hanno perso fatturato a seguito del conflitto russo-ucraino, per via della contrazione della domanda.
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato l’estensione all’8 luglio del taglio delle accise dei carburanti e ha incluso nell’intervento anche il metano, per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%.
I provvedimenti per il settore edile
Tra le novità principali del Decreto Aiuti vi è la proroga del Superbonus 110% per le villette unifamiliari, che adesso avranno tempo fino al 30 settembre 2022 per raggiungere lo Stato di Avanzamento Lavori al 30% previsto dalla Legge di Bilancio 2022.
Oltre a spostare il termine ultimo, originariamente fissato al 30 giugno 2022, il decreto stabilisce che il calcolo dei lavori effettuati alla data del 30 settembre potrà tenere conto dell’intervento complessivo e non solo dei lavori inclusi nella maxi-detrazione.
Considerati poi gli aumenti dei prezzi causati dal conflitto ucraino, il Consiglio dei Ministri ha ritenuto opportuno rafforzare i crediti d’imposta riconosciuti alle imprese per l’acquisto di gas ed elettricità (dove i crediti d’imposta sono intesi come benefici fiscali che un contribuente vanta verso lo Stato).
Con la pubblicazione del Decreto Aiuti:
- il credito riconosciuto alle imprese a forte consumo di gas naturale per il secondo trimestre del 2022 passa dal 20% al 25%;
- è riconosciuto un credito di imposta del 10% alle imprese a forte consumo di gas naturale anche per il primo trimestre 2022;
- il credito d’imposta riconosciuto nei primi tre mesi del 2022 alle imprese con contatori di potenza pari o superiore a 16,5 kW sale dal 12% al 15%.
Per rilanciare le aziende, inoltre, il Decreto Aiuti introduce un meccanismo che facilita gli investimenti strategici nel nostro Paese, il fast track, utile a semplificare le procedure amministrative per i lavori di valore superiore ai 50 milioni di euro.
In occasione della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha presentato il fast track spiegando che “in quello che ho definito il mercato delle rilocalizzazioni, cioè delle imprese che decidono di tornare in Europa, dobbiamo essere pronti ad accogliere quelli che sono investimenti strategici superando le lungaggini burocratiche che talvolta hanno sconsigliato di investire nel nostro paese”.
Come riporta Sky tg24, il Primo Ministro Mario Draghi ha commentato il Decreto Aiuti sottolineando l’impegno del Governo nel sostenere famiglie e imprese in questo clima di grande incertezza.
“Queste notizie – ha dichiarato il Premier – arrivano in un momento in cui gran parte delle diagnosi economiche sono più pessimistiche, le previsioni di tutti gli istituti internazionali mostrano un rallentamento, si parla di pericolo recessione, e d’altronde i rischi che osserviamo derivanti dall’inflazione, dalla guerra, dalle sanzioni, non possono far pensare a un quadro positivo. Ma è importante registrare dati molto positivi e inattesi in questo quadro. Il punto di fondo è che, positivi o negativi, l’impegno del governo nel sostenere l’economia, le famiglie, le imprese, non diminuisce, resta intenso, determinato, deciso. Questo è il senso di questo Governo”.