Le detrazioni IRPEF 2017, stabilite dalla Legge finanziaria 296/2006 e dalla Legge di Bilancio 232/2016, sono state prorogate.
È bene ricordare, come si legge su Altalex.com, che tali detrazioni “per le spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico su parti condominiali o anche per interventi di adozione di misure antisismiche, spettano ai condòmini o agli altri aventi diritto, che siano in regola con i pagamenti dei lavori”.
Per gli interventi completati nell’anno in corso saranno prolungate, nella misura del 65%, fino al 31 dicembre 2017. Mentre, potranno essere richieste fino all’ultimo giorno del 2021 per ristrutturazioni effettuate su parti comuni di edifici condominiali e su immobili, di proprietà di istituti autonomi per le case popolari, adibiti ad edilizia residenziale.
Sarà possibile richiedere fino al 70%, se l’intervento riguarda una superficie superiore al 25% dell’involucro dell’edificio e della superficie lorda disperdente. Mentre se l’operazione è finalizzata ad una riqualificazione della prestazione energetica gli sgravi fiscali arrivano fino al 75%.
Ovviamente le detrazioni verranno calcolate sul totale delle spese sostenute, a partire dal 1° Gennaio 2017, per un ammontare non superiore ai 40 mila euro per ogni unità immobiliare che compone l’edificio.
Ci si rende subito conto di quanto siano interessanti queste agevolazioni se si considera che, per le abitazioni non condominiali, le detrazioni sono al massimo del 50% e limitate alla sostituzione degli infissi, delle schermature solari e degli impianti di riscaldamento. E raggiungono il 65% per quanto riguarda invece i pannelli solari, le pompe di calore e i cappotti termici.
Un’altra novità importante, come è ben sottolineato da architetturasostenibile.it, riguarda il fondo di garanzia, che permette alle famiglie a basso reddito di accedere ai bonus previsti dalla Legge di Bilancio 2018.
Questo fondo nazionale serve per concedere garanzie sui prestiti che siano finalizzati alle operazioni di riqualificazione energetica. Si parla di 50 milioni all’anno tra il 2018 e il 2020. E si prevede che verranno stimolati circa 600 milioni di investimenti.
L’intento è quello di aumentare gli interventi di efficienza energetica anche per gli stabili abitati da famiglie a basso reddito.
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